Venerdì 26 Aprile 2024

Coronavirus Fase 2, Confesercenti : "Solo 6 imprese su dieci riapriranno lunedì"

Imprenditori spaventati dal rischio di lavorare in perdita e confusi dalla mancanza di chiare regole. Molti temono per il futuro

Solo 6 negozi su 10 riapre lunedì 18 (Imagoeconomica)

Solo 6 negozi su 10 riapre lunedì 18 (Imagoeconomica)

Roma, 16 maggio 2020 - Lunedì18 maggio, data prevista della ripartenza, non tutti possono o vogliono riaprire: solo 6 imprese su 10, tra negozi, bar e ristoranti, sono intenzionate a tirare su le serrande. A frenare le imprese dalla riapertura è soprattutto il timore di lavorare in perdita, ma anche i dubbi sulle regole di sicurezza, e infine la paura del coronavirus. 

Timori e incertezze che emergono da un sondaggio condotto da Swg per Confesercenti su un campione di imprenditori del commercio al dettaglio e della somministrazione. Gli imprenditori intenzionati ad aprire il 18 maggio sono il 62%, contro un 27% che ha invece già deciso di rimanere chiuso. Poi ci sono gli incerti che decideranno durante il fine settimana, sono l'11%.

Tra gli esercizi che sicuramente non riaprono, il 68% indica come motivazione la mancata convenienza. Ma c'è anche un 13% che teme per la sicurezza e la salute. Come nel caso dei mercati, dove ogni comune sta provvedendo al proprio protocollo, spesso contrastante con gli altri, e facendpo così precipitare nell'incertezza gli imprenditori. 

La mancanza di regole univoche e chiare influenza anche la 'non decisione' del 13% di operatori, che nel dubbio non ha ancora adeguato il locale e/o l'organizzazione del lavoro alle nuove disposizioni, cosa che comporterà costi supplementari, tra sanificazione e Dpi per i lavoratori e i clienti. dal sondaggio si scopre che 8 negozi e pubblici esercizi su 10 certificano di non essere riusciti a procurarsi le mascherine a prezzo calmierato. 

In generale per molti c'è la paura di non riuscire a superare la fase difficile: il 36% degli imprenditori teme di chiudere l'attività, ed un 41% ritiene di essere a rischio in caso di inattesi prolungamenti dell'emergenza. E quasi tutti (l'82%) sono comunque preoccupati per il futuro. 

Confesercenti scrive: "Per le imprese la riapertura è una corsa ad ostacoli e contro il tempo. L'accordo di questa notte tra Conferenza Stato-Regioni e Governo apre uno spiraglio importante, forse decisivo per uscire dall'incertezza che ha caratterizzato il tema delle riaperture fino ad oggi più di tutti è pesata la previsione di essere costretti a lavorare in condizioni antieconomiche. Gli imprenditori temono l'impatto della rigidità delle linee guida sulle attività, e di rimanere schiacciati tra l'aumento dei costi di gestione e il prevedibile calo dei ricavi. Sono preoccupati, inoltre, anche dal tema delle responsabilità legali. Quindi servono linee guida applicabili e aiuti economici diretti alle imprese per sostenerle anche in questa delicata fase della ripartenza".