Venerdì 26 Aprile 2024

Coronavirus Germania, quei focolai nei macelli. Lopalco: "Non è una sorpresa"

Si parla di seicento lavoratori risultati positivi al Covid. Il precedente pugliese

L'impianto di trasformazioni delle carni dove è partito il focolaio (Ansa)

L'impianto di trasformazioni delle carni dove è partito il focolaio (Ansa)

Roma, 11 maggio 2020 - Se la Germania ha paura della risalita dell’indice di contagio da Coronavirus, con tanto di legame dell’attività di macellazione, dalla Puglia non ci si sorprende troppo. Scrive Pier Luigi Lopalco, epidemiologo della regione Puglia: "Il fatto che negli impianti di trasformazione delle carni della Germania sia aumentato il rischio già emerso di contagio non è per noi della Puglia una sorpresa". 

"Fra tutte le aziende rimaste aperte anche durante il picco epidemico – prosegue l’epidemiologo – solo un grosso impianto di macellazione e trasformazione delle carni è stata oggetto di un focolaio epidemico". E’ pur vero che si è trattato di casi quasi tutti asintomatici e soprattutto di infezioni non gravi vista la bassa età media degli operai.

Con la Puglia il tema si è proposto anche negli Stati Uniti, ma è in Germania che i numeri sono diventati significativi. Si parla di seicento lavoratori risultati positivi al covid, trecento in un grande impianto del Badem Wuerttemberg altri duecento a Coesfeld, nel Nord-Reno Vestfalia.

Nel primo caso si parla nella maggioranza di lavoratori di origine romena che vivrebbero in spazi molto stretti. Non è finita qui. Anche nel profondo Nord, lo Schleswing Holstein, si segnalano un centinaio di operai di un impianto di macellazione. Il settore presenterebbe criticità specifiche e per i lavoratori il distanziamento sociale sarebbe di difficile attuazione. Ma l’intero settore dovrà farsi carico della sistemazione dei dipendenti stagionali provenienti da Romania e Bulgaria.

Nel frattempo crescono le manifestazioni di protesta in Germania. Da Monaco a Norimberga. Da Francoforte a Stoccarda, fino a Berlino. La tensione è cresciuta quasi quanto l’indice di contagio. che è salito nuovamente sopra 1.10 (salvo poi ritracciare nelle ultime 24 ore, anche se il calo potrebbe essere dovuto a un ritardo nella comunicazione dei dati).

Ben cinque località sono andate sopra la "linea rossa" stabilita da Angela Merkel con i governatori dei Laender. In diverse località c’è una sovrapposizione tra impianti di macellazione e superamento dei massimi dell’indice di contagio. E’ in queste strutture che sono deflagrati nuovi focolai. Abbastanza per contrapporre i manifestanti anti limitazioni e coloro che vogliono fermare le riaperture, scuole comprese. a meno che gli esperti teutonici non si rivolgano a Lopalco, che pone un quesito scientifico: "Dobbiamo capire quanto pesi sulla diffusione del virus il fatto di lavorare entrando ed uscendo da celle frigorifere e manipolare carcasse fredde". Appunto, si aspettando risposte. In Puglia come in Germania.