Mercoledì 24 Aprile 2024

Condannato ex guardiano dei lager: ha 101 anni

Joseph Schuetz era nelle Ss, accusato di favoreggiamento nell’omicidio di oltre tremila deportati. Dovrà scontare 5 anni, ma farà appello

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di Roberto Giardina

Un kapo di 101 anni è stato condannato a cinque anni per aver collaborato all´uccisione di migliaia di deportati in un lager. E la prima domanda spontanea è: che senso ha dopo tanto tempo? Quando ha lasciato il campo di Sachsenhausen nel 1945, Joseph Schuetz aveva 25 anni, poco meno di un quarto di quanto ha oggi. Un relitto umano che non si regge in piedi, accasciato sul banco degli imputati, lo descrivono i cronisti nel tribunale di Neuruppin, nel Brandeburgo, la regione che circonda Berlino. Il motivo sono queste righe. È necessario che si parli di un orrore che i giovani pensano lontano, sprofondato nella storia. Colpe che non li riguardano. Le colpe non si ereditano, ma si ha il dovere di ricordare. Josef Schuetz si è proclamato innocente, il suo avvocato difensore ha annnunciato il ricorso in appello. Il processo è durato nove mesi. Come SS ha prestato servizio dal 1942 per tre anni. Sachsenhausen non era un campo di sterminio come Auschwitz, ma ha ospitato a partire dal 1936 oltre 200mila deportati, ebrei, rom e sinti, omosessuali, e comunisti. Sono morti a migliaia, eliminati nelle prime rudimentali camere a gas, o giustiziati con un colpo alla nuca. "Lei poteva rifiutarsi di prestare servizio nel Lager, lo ha accusato il giudice Udo Lechtermann, non è un posto in cui ci si trova per caso. Lei ha collaborato con entusiasmo alla morte di migliaia di prigionieri".

Per l´esattezza, Schuetz è stato ritenuto colpevole della fine di 3522 deportati. Al dibattimento l´imputato è stato presente solo per un paio d´ore al giorno, a causa delle sue precarie condizioni di salute. L´omicidio volontario per la legge tedesca non va mai in prescrizione, ma ci si chiede come l’uomo non sia mai stato denunciato e ricercato nei 77 anni trascorsi dalla fine della guerra. Era residente nella ex Germania Est, e il regime comunista non ha mai voluto indagare a fondo sui delitti compiuti durante il Terzo Reich. I criminali nazisti erano tutti dall´altra parte, nella Repubblica Federale che li proteggeva, e anzi dava loro incarichi di responsabilità. Solo dopo la caduta del muro, sono cominciate le ricerche negli archivi, ma nei primi anni si è indagato su quanti avevano collaborato con la Stasi, il servizio segreto comunista, e con l´apparato del regime. Quando si è cominciato a cercare i responsabili nazisti in molti casi era troppo tardi, i colpevoli erano morti, o avevano un´età molto avanzata. L’ex kapo, dopo la guerra, ha lavorato per anni come contadino in una fattoria di Pasewak, nel Mecklmburgo, la regione a nord di Berlino, probabilmente protetto da parenti e amici.