Giovedì 25 Aprile 2024

Migranti, fuga in massa dal centro di Porto Empedocle. Caltanissetta: 139 rintracciati

Caltanissetta: rintracciati 139 dei 184 migranti fuggiti. Ora sono i quarantena. Musumeci: "Sicilia non è una colonia. In arrivo 10mila migranti". La ministra Lamorgese: "Militari per controllare i centri". Di Maio: "Le fughe, questione di salute pubblica"

La fuga dei migranti a Porto Empedocle (Ansa)

La fuga dei migranti a Porto Empedocle (Ansa)

Roma, 27 luglio 2020 - Un'altra giornata di tensione sul fronte dell'emergenza migranti dopo le fughe in massa dai centri di Caltanissetta e Porto Empedocle. Oggi un'altra fuga dopo quella di ieri a Caltanissetta. Decine di migranti sono fuggiti dalla tensostruttura accanto alla protezione civile di Porto Empedocle dove erano ammassati in 510, in una struttura senza finestre e con un piazzale prevista per accoglierne un centinaio. Appena poche ore prima si era registrata la protesta del sindaco di Porto Empedocle, Ida Carmina, che aveva lanciato un appello perché si svuotasse l'area parlando di "rischio di soffocamento" e paventando il rischio di fuga che si è verificata. Decine di migranti hanno scavalcato la recinzione e iniziato a correre verso la strada, polizia e carabinieri stanno cercando di recuperarli ed evitare altri allontanamenti di massa.

Commentano le fughe di Porto Empedocle e di Caltanissetta, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio ha commentato: "Qui è una questione di salute pubblica. Il virus non è scomparso. I cittadini italiani, come il sottoscritto naturalmente, devono continuare a rispettare le regole che ci siamo dati e vale lo stesso per i turisti o per chi ha diritto alla protezione internazionale. E' inconcepibile che oggi qualcuno, incurante delle regole tutt'ora in vigore, pensi di andarsene in giro senza rispettare l'obbligo della quarantena. Migranti o meno, fossero stati italiani avrei detto la stessa cosa".

Duro il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto: "Stiamo assistendo in questi giorni a uno spettacolo indecoroso che dimostra un'assoluta incapacità dello Stato di garantire il controllo".

In serata è intervenuta la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese: "Per rafforzare l'attività di controllo sui centri per migranti, a breve, verrà inviato personale militare dell'operazione Strade sicure. Lo ha detto la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, che ha avuto un colloquio telefonico con il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. Il governatore le ha manifestato "tutte le sue preoccupazioni per la situazione in atto dovuta alla pressione migratoria che grava sull'isola".

Caltanissetta

Dopo la fuga dei 184 migranti che ieri sono fuggiti dal centro di accoglienza Cara Pian del Lago a Caltanissetta, questa mattina il numero dei migranti rintracciati e bloccati dalle forze dell'ordine è salito a 139. Secondo la comunicazione fornita dalla Questura di Caltanissetta, i migranti sono stati riportati nella struttura e messi in quarantena. Durante la notte i militari hanno setacciato tutto il territorio cittadino. Molti extracomunitari sono stati trovati a pochi chilometri dalla struttura. Erano fuggiti scalzi e alcuni di loro sono stati ritrovati nelle campagne nissene. Le ricerche continuano. Erano stati trasferiti al Cara la scorsa settimana ed erano in quarantena e tutti negativi al tampone.

Il sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino ieri aveva lanciato un appello al Governo, preannunciando una lettera al ministro dell'interno, Luciana Lamorgese: "Chiederò al Governo di non inviare più immigrati a Pian Del Lago' - aveva detto - Sono tutti negativi ai tamponi, ma non è questo il punto. Io chiedo la massima sicurezza della struttura. Perché in questo modo non si possono contenere. Così non si può continuare".

Su Facebook è poi arrivato anche il commento del governatore della Sicilia, Nello Musumeci: "Avrete già letto dei 100 migranti scappati a Caltanissetta. Si aggiungono ai tunisini scappati a Pantelleria e a quelli evasi dall'hotspot di Pozzallo, i quali, a loro volta, si sommano a tutti gli altri. Nessuno dica che è responsabilità delle forze dell'ordine: fanno tutto quello che possono e siamo loro grati. E' semplicemente sbagliato che si faccia finta di nulla da parte del governo di Roma e che si dica che 'tutto va bene'. Pretendo rispetto per la Sicilia, non può essere trattata come una colonia. Abbiamo dato disponibilità e chiediamo reciprocità, ma vediamo che nella gestione del fenomeno migratorio c'è troppa improvvisazione e superficialità".

Intervenuto poi alla trasmissione 'L'Aria che tira', il governatore della Sicilia ha aggiunto:  "Un anno fa gli sbarchi erano stati il 30% rispetto ai dati delle ultime settimane. Secondo il Viminale sarebbero 10 mila i migranti pronti ad arrivare nell'Isola. E' un problema organizzativo, politico e sanitario. E' una emergenza nell'emergenza Coronavirus. Bisognerebbe fare la quarantena sulle navi, ma non ci sono perché costerebbero troppe; gli hotspot sono macelli che non garantiscono sicurezza. E tutto ciò aumenta tensioni nelle comunità e nei sindaci, nonché una brutta percezione nel mondo del turismo".

Lampedusa, sbarco continuo

Intanto proseguono gli sbarchi a Lampedusa. Sono 114 i migranti soccorsi su due barconi e sbarcati durante la notte. La Guardia costiera ha rintracciato al largo dell'isola 70 tunisini su un natante e poi agganciato un altro barcone con a bordo 44 extracomunitari: 4 marocchini e 40 originari del Bangladesh. Anche i due gruppi sono stati portati al centro di prima accoglienza. Ieri 520 migranti erano stati accompagnati in altre strutture.

Sempre nella notte alcuni lampedusani hanno messo in atto forme di protesta contro gli sbarchi, bloccando con una corda tesa l'unica strada di accesso al molo commerciale. Fra i manifestanti anche l'ex senatrice della Lega Nord, Angela Maraventano. Al molo sono intervenuti la Digos, i poliziotti dell'Immigrazione e i carabinieri. "Abbiamo bloccato tutto, non entra nessuno e non esce nessuno - è stato detto durante la protesta - . Siamo stanchi, adesso basta". La protesta è avvenuta mentre era in corso lo sbarco dei 44 migranti, originari del Marocco e del Bangladesh. "Chiediamo due aerei per trasferire, immediatamente, questi migranti che sono sull'isola perché siamo in pericolo - ha detto Maraventano - Stiamo manifestando pacificamente, non stiamo ostacolando nessuna situazione di emergenza". La polizia sta valutando denunce per interruzione di pubblico servizio e resistenza passiva a pubblico ufficiale.

In serata la guardia costiera ha rintracciato, nelle acque antistanti Lampedusa, un barchino con a bordo 18 migranti sedicenti libici ed egiziani. Anche questo gruppetto è stato fatto sbarcare al molo commerciale e dopo i primi controlli sanitari è stato trasferito all'hotspot di contrada Imbriacola che ha raggiunto 744 presenze.

Sardegna

Quattro sbarchi di migranti in meno di 24 ore: non si ferma il flusso dall'Algeria verso la Sardegna. Al primo gruppo di 12 uomini arrivato ieri poco dopo le 7, col passare delle ore e fino alla nottata Guardia di finanza e carabinieri ne hanno intercettati altri tre. Nella tarda mattinata di domenica un peschereccio italiano ha segnalato in zona Sar tunisina un barchino, fermo in mare a 70 miglia da Capo Teulada, con otto persone a bordo, fra le quali una donna e un bimbo dell'età apparente di 10 anni. Sul posto è intervenuto un elicottero del Reparto aeronavale delle Fiamme gialle di Cagliari, poi un guardiacoste in navigazione davanti alle coste di Teulada ha scortato la piccola imbarcazione fino al porto di Sant'Antioco, dove i migranti sono sbarcati poco dopo l'1.30. Nel frattempo è stato intercettato un altro barchino con 7 giovani. Attorno alle 3.30 un quarto gruppo di sei migranti è stato avvistato a terra dai carabinieri della compagnia di Carbonia. Per tutti sono scattate le procedure anti-Covid e di identificazione prima del trasferimento nel centro di prima accoglienza di Monastir (Cagliari).

La ministra Lamorgese

L'Italia "è pronta ad offrire pieno supporto alla Tunisia anche mediante formule più efficaci di collaborazione nell'attività di sorveglianza delle imbarcazioni dei trafficanti in partenza dalla costa africana". Così il Viminale, dopo l'incontro di oggi a Tunisi tra la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese ed il presidente della Repubblica tunisina, Kais Said. Lamorgese ha sottolineato: "Flussi incon trollati, la Tunisia agisca".