Bonus mutuo, requisiti e domanda: la guida

Come funzionano le agevolazioni per chi si trova in difficoltà con il pagamento delle rate

Bonus mutui

Bonus mutui

Bologna, 5 giugno 2020 - Le agevolazioni per facilitare chi si trova in difficoltà con il pagamento delle rate dei mutui sono il frutto della combinazione delle norme introdotte dal governo Conte nel Decreto Cura Italia, modificato in sede di conversione, con le garanzie previste dal Fondo Gasparrini, costituito nel 2007. In pratica, il calo del reddito provocato dall’emergenza Coronavirus, secondo il governo, determina i requisiti per poter presentare alle banche la richiesta della sospensione temporanea delle rate del mutuo. Sono previsti diversi gradi di difficoltà dei mutuatari, a cui corrispondono diverse agevolazioni. Tra i requisiti di chi accede alla sospensione della rata del mutuo non sono previsti limiti di reddito ma il valore dell’immobile non deve superare i 400mila euro.

La misura

Tecnicamente non si tratta di un bonus, come quelli per l’efficientamento energetico, le vacanze o l’acquisto della bici, previsti dai decreti con i quali il governo ha predisposto misure per sostenere famiglie, professionisti e imprese colpite dall’emergenza Coronavirus. Ma anche per i mutui sono state introdotte agevolazioni che permettono la sospensione fino a 18 mesi del versamento delle rate allungando così i 12 mesi previsti dalle precedenti misure tra cui l’accordo tra l’Abi e le associazioni dei consumatori.

Il nuovo fondo

Grazie al decreto Cura Italia è possibile usufruire della sospensione del mutuo prima casa con le garanzie fornite dal Fondo Gasparrini per il calo del reddito da lockdown. Possono usufruire della sospensione lavoratori dipendenti e parasubordinati, autonomi, liberi professionisti, ditte individuali e artigiani. La domanda per sospensione delle rate va presentata alla propria banca con il modulo dedicato (disponibile anche sul sito Consap) fino al 17 dicembre 2020. Il nuovo Fondo di solidarietà per i mutui comprende anche quelli che avevano beneficiato del Fondo di garanzia prima casa.

I requisiti

Possono richiedere il congelamento delle rate gli intestatari di un mutuo per l’acquisto di una prima casa non di lusso fino al valore di 400mila euro (rispetto ai precedenti 250mila). Non sono previsti limiti di reddito. La sospensione o riduzione dell’orario di lavoro deve essere avvenuta per almeno 30 giorni nei tre anni precedenti. Autonomi e professionisti devono dichiarare invece che dal 21 febbraio in avanti per tre mesi hanno subito una riduzione del fatturato medio giornaliero superiore al 33% rispetto all’ultimo trimestre 2019.

La domanda

Per presentare domanda alla banca, oltre a compilare il modulo-Consap (inviabile online) bisogna consegnare la documentazione che attesti i requisiti richiesti. Sarà la banca a ritirare la documentazione e a consegnarla a Consap che fornirà una risposta positiva o negativa entro 15 giorni. In caso di un sì la sospensione è attivata nei successivi 30 giorni lavorativi (45 per mutui cartolarizzati). La sospensione non può essere richiesta in caso di ritardo superiore ai 90 giorni consecutivi nel pagamento delle rate.

La sospensione delle rate

Le agevolazioni previste dal Cura Italia non permettono, come per le altre misure preesistenti, di scegliere in accordo con la banca il periodo di sospensione. Il congelamento delle rate può essere al massimo di sei mesi per la sospensione o riduzione dell’orario di lavoro per un periodo tra 30 e 150 giorni consecutivi. Di massimo 12 mesi se il periodo va da 151 a 302 giorni e i massimi 18 mesi oltre i 302 giorni. Si possono fare più richieste per successive sospensioni o riduzioni dell’orario di lavoro.

Il risparmio

Il sostegno a famiglie e lavoratori in difficoltà nel rimborso delle rate del mutuo a causa dell’epidemia da Covid-19 non significa che non si pagheranno più le rate sospese. Il Fondo di solidarietà interviene infatti solo sul 50% della quota interessi, che diventa a carico dello Stato, che la versa alla banca che ha erogato il finanziamento per l’acquisto dell’immobile. Il restante 50% degli interessi e la cosiddetta quota capitale (il rimborso del prestito che di solito aumenta con l’avvicinarsi alla scadenza del mutuo) dovranno essere pagati terminato il periodo di sospensione e spalmati sulle rate mancanti.

Le altre agevolazioni

Chi non rientra nei requisiti previsti dalle misure del governo per i mutui, ma si trova comunque in difficoltà per altri motivi nel rimborso delle rate può usufruire delle moratorie previste dall’accordo Abi-consumatori. La sospensione delle rate, a determinate condizioni, non riguarda solo la prima casa ma anche altri immobili e prestiti non immobiliari. La moratoria ha una durata massima di 12 mesi per mutui concessi prima del 31 gennaio 2020 e anche per rate scadute e non pagate da questa data. 

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