Venerdì 26 Aprile 2024

Bimbo italiano muore a Sharm "Ucciso da un’intossicazione"

Gravissimo il papà del piccolo di 6 anni, la mamma incinta non è in pericolo. La famiglia era partita da Palermo per trascorrere le vacanze in Egitto

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di Nino Femiani

Una vacanza, sognata da tempo, che si trasforma in incubo e tragedia. Il piccolo palermitano Andrea Mirabile, 6 anni, che doveva trascorrere quindici giorni a Sharm El Sheik con i genitori, muore a causa di una grave intossicazione alimentare, forse procurata da un botulino, anche se gli accertamenti sono appena all’inizio. Il papà Antonio, 46 anni, impiegato Anas, è invece in terapia intensiva, la mamma, Rosalia Manosperti, 35 anni, incinta al 4 mese, è ricoverata ma è in buone condizioni e potrebbe lasciare l’ospedale e l’Egitto nelle prossime ore. Le notizie che filtrano dal Mar Rosso sono scarne. I medici sono restii a trasmettere o consegnare i referti, visto che c’è di mezzo l’assicurazione. Martedì notte un emissario del ministero della Salute egiziano si è recato in reparto affermando che per due volte i sanitari hanno fatto l’esame tossicologico alla famiglia Mirabile e hanno escluso l’avvelenamento.

L’agonia di Andrea è durata poco più di un giorno. "Ha perso la vita in meno di 36 ore", dice Roberto Manosperti, zio materno del piccolo. Tutto inizia venerdì: i Mirabile erano andati da qualche giorno a Sharm per un soggiorno programmato da mesi e curato nei minimi dettagli. E invece il piccolo Andrea, dopo il pranzo, inizia a vomitare, una, due, tre volte. Il padre pensa che possa aver bevuto acqua dalla piscina, ma poi si rende conto che anche lui e la moglie stanno male. Viene chiamata la guardia medica del resort che somministra prima una flebo con una soluzione fisiologica, e poi alcune pillole per curare le intossicazioni alimentari. Le cose non migliorano, anzi. Il sabato è un vero inferno e il bimbo viene accompagnato al pronto soccorso, ma dopo un’ora di inutili tentativi di rianimarlo, Andrea muore tra le braccia di Rosalia. Il padre viene ricoverato con sintomi preoccupanti: inizio di blocco renale, problemi respiratori, ossigenazione a 80. La magistratura egiziana apre un’indagine e dispone l’autopsia del bambino, ma come abbiamo visto già in altre vicende ci vorranno mesi prima di avere uno straccio di verità. L’ambasciata italiana e il consolato hanno già assicurato il trasporto della salma e dei genitori a Palermo, quando le loro condizioni di salute miglioreranno. Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla: "Sono profondamente turbato dalla tragedia".