Venerdì 26 Aprile 2024

Allerta Transnistria Mosca (ri)provoca "Kiev ammassa i soldati al confine"

Putin sta cercando un pretesto per entrare in Moldavia

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ROMA

La grande offensiva russa, se mai si farà, slitta. Nel frattempo cresce il rischio di attacchi ’false flag’ russi in Trasnistria e al confine ucraino-bielorusso per giustificare interventi o fare pressione contro l’occidente dipingendolo come aggressore. Da due giorni Mosca sembra particolarmente attiva sulla Moldavia. Il ministero della Difesa russo ha accusato anche ieri l’Ucraina di aver pianificato di invadere la regione separatista filorussa della Transnistria – dove è di stanza un contingente di 1.500 soldati russi – della Moldavia con "un’operazione sotto falsa bandiera". "In connessione con i significativi accumuli di personale ed equipaggiamento militare delle unità ucraine vicino al confine ucraino-transnistriano – dice il ministero degli Esteri russo – mettiamo in guardia gli Usa, i Paesi della Nato e i loro reparti ucraini. Le forze armate russe risponderanno in modo adeguato se ci dovesse essere un attacco alle truppe russe in Transnistria".

Rispondendo alle affermazioni di Mosca, il governo moldavo ha affermato che "attualmente non vi è alcuna minaccia diretta alla sicurezza militare dello Stato" e "le false informazioni diffuse hanno lo scopo di seminare il panico". Anche la Transnistria sembra voler gettare acqua sul fuoco. Oleg Belyakov, che rappresenta l’autoproclamata repubblica in una forza congiunta di peacekeeper di cui fanno parte anche russi e moldavi, ha assicurato che la situazione è sotto controllo. Anche Kiev, come già l’altro ieri, nega ogni intenzione aggressiva. Ma la Nato non prende sottogamba la minaccia russa. "Siamo preoccupati per le sfide che sta affrontando la Moldavia – ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg –. É un valido e vicino partner della Nato: abbiamo deciso di rafforzare la nostra partnership e sostenere lo sviluppo di capacità di difesa". Attivi anche Stati Uniti (ieri il premier moldavo ha visto l’ambasciatore americano) e la Romania (il presidente moldavo Maia Sandu si è recata a Bucarest). Da notare che da qualche giorno aerei spia Nato pattugliano il confine tra Romania e Moldavia per monitorare i movimenti dei russi: operano a un Bombardier CL60 dell’esercito americano e a un Gulfstream E550 CAEW dell’Aeronautica militare italiana.

Alessandro Farruggia