
Sciatori in coda all’ingresso del Genziana Express, seggiovia nel comprensorio di Madonna di Campiglio
PonchiaIl turista ideale deve mimetizzarsi con l’ambiente e sorridere ai locali. Perfetto se si sposta in branchi di massimo tre persone (meglio ancora da solo, vestito di beige). Osa spendere, non fa il bagno nelle fontane e comunica a bassa voce. Il turista ideale non esiste. Quello comune porta soldi ma anche parenti, incoraggia la goliardia, tende all’assembramento. E va fermato su quella che sta diventando l’ultima frontiera prima dell’entropia: il numero chiuso. Ti prenoti, in qualche caso paghi e sono contenti tutti. Funziona così alle Galapagos, a Santorini i turisti li contano sul traghetto. In Sardegna c’è un limite di visitatori giornalieri alla spiaggia di Cala Coticcio, alla Pelosa e a Cala Brandinchi. In Liguria Portofino orienta i flussi attraverso le "zone rosse", le Cinque Terre ci stanno pensando. A Venezia è di nuovo in vigore da ieri il contributo d’accesso: cinque euro se si prenota con almeno tre giorni di anticipo, altrimenti il doppio. E Madonna di Campiglio chiude la stagione dello sci pensando alla prossima: se 14-15 mila presenze giornaliere sono la perfezione, nei giorni di picco verranno contingentati gli skipass.Chi si sente escluso deve prenderla con ironia come fa l’umorista americano Arthur Bloch: se il numero è chiuso, tu non entri. Se dopo sforzi tremendi riesci a entrare, non ne valeva la pena.