Mercoledì 24 Aprile 2024

Serve più coraggio. Un'aspirina per la crescita

Il premier  Giuseppe Conte vuole "far volare l’Italia". Un ambizioso e condivisibile proposito che, però, deve fare i conti con la realtà.  Il Paese è a crescita zero, ma resterà ancora a terra, se la manovra del governo giallo-rosso è quella configurata nel Documento di economia e finanza varato ieri. Nella migliore delle ipotesi, siamo in presenza di un’aspirina per l’asfittica Azienda Italia. Potrà tenere bassa la febbre della stagnazione, disinnescando, forse, gli aumenti dell’Iva, ma non curerà la malattia del nostro declino manifatturiero e dei nostri consumi né garantirà energie ricostituenti adeguate per la crescita.

D’altra parte, i primi a non farsi illusioni sono gli stessi autori del Def. La sintesi di tutta l’operazione di politica economica definita paradossalmente "espansiva" (ma si fa per dire) è in un numero: nella prospettiva più rosea il Pil crescerà solo dello 0,6 per cento il prossimo anno, il che, a scorrere le sequenze di previsioni e risultati degli ultimi decenni, conduce a ritenere che se arriviamo allo 0,3 potremo già dirci fortunati.

C’è ben poco da attendersi, del resto, da un pacchetto di interventi che non ha niente a che vedere con quelli che si chiamano stimoli alla crescita e che il governatore della Bce Mario Draghi ha chiesto, evocato e invocato a più riprese: se va bene, la riduzione delle tasse, attraverso il taglio del cuneo, arriverà a 2,5-2,7 miliardi nel 2020. Di investimenti, manco a parlarne: salvo pontificare su millenaristici 50 miliardi su scala pluriennale. Il capitolo dei tagli alla spesa, base di tutte le sforbiciate tributarie, è praticamente azzerato.

Dunque, niente calo reale della pressione fiscale e niente investimenti davvero attivabili e cantierabili. E, però, ben 7 miliardi derivanti da lotta all’evasione: una voce che o è acqua fresca, una clausola di stile, o si concretizzerà in un aumento della pressione tributaria attraverso marchingegni di varia natura e fervida fantasia (bonus Befana, software anti-evasione e così di seguito). Insomma, difficile volare con tutto questo piombo nelle ali: al massimo si potrà galleggiare a pelo d’acqua con il pericolo di rimanere sommersi.