Mercoledì 24 Aprile 2024

Coronavirus, politica unita come ai tempi del terrorismo

Gira e rigira, torniamo sempre lì, a ‘I promessi sposi’. Ieri, per scoprire che il Covid19 replica la Peste del 1629: dubbi iniziali, contagio veloce, insofferenza alla quarantena. Oggi, per lanciare un allarme: la pandemia raccontata da Alessandro Manzoni, infatti, ebbe i suoi picchi appena le autorità allentarono la presa, ovvero nel 1630, quando fu consentito di festeggiare il Carnevale; e nell’estate del 1631, quando si pensava che il peggio fosse passato. Quindi, sia chiaro: finché non verrà scoperto, prodotto e distribuito a tutti – a tutti – il vaccino, dovremo continuare a fare i conti con il Covid19. In che modo?

Giuseppe Conte deve resistere alla lusinga del consenso. Se, il giorno in cui le cose andassero un po’ meglio, cedesse alle richieste di azzerare di colpo le restrizioni, renderebbe un pessimo servizio agli italiani. Sfidando l’impopolarità, meglio procedere per gradi, facendo leva sui precedenti storici (appunto); la raccomandazione degli scienziati a non abbassare la guardia; l’impossibilità, con la globalizzazione, di considerare un Paese fuori pericolo finché non lo sono tutti gli altri (la Cina mica è tornata alla normalità, anzi)

Quanto all’opposizione, dovrebbe essere chiaro che al centro della politica ora c’è solo la salute. Sarebbe lunare se, arrivati a zero contagi, si pensasse di tornare a battibeccare su questioni che, di fronte ai moderni lazzaretti e alle bare impilate, non possono non apparire marginali (la prescrizione, per dire). La minoranza parlamentare vuol farsi sentire dal Paese? Incalzi il governo perché prepari subito un piano di prevenzione, evitando che in futuro si debbano improvvisare questue per costruire di corsa reparti di terapia intensiva. Insista, cioè, per applicare alla sanità gli stessi criteri applicati all’antiterrorismo. Quando Aldo Moro fu rapito, lo Stato risultò impreparato alla guerriglia. Da lì in poi, investendo in uomini e mezzi, non lo fu più, anzi: pensate sia un caso che lo stragismo islamico abbia risparmiato l’Italia? 

Ecco, contro i virus (che, esistono da 3 miliardi e mezzo di anni e, nel mondo globalizzato, continueranno a diffondersi molto rapidamente) bisogna fare come contro il terrorismo. Quindi, più ricerca, più medici specializzati, più respiratori, più mascherine, più gel igienizzante. Il modello è Singapore. Nel 2003 fu flagellata dalla Sars. Stavolta se l’è cavata benissimo. Basta copiare…