Mercoledì 24 Aprile 2024

Giaguari, l'allarme: uccisi per i loro denti

Ambientalisti britannici lanciano l'allarme intorno alle uccisioni di felini per il commercio illegale di ingredienti della medicina tradizionale cinese

Foto: Freder/iStock

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Gli esperti della Oxford Brookes University sono i capofila tra coloro che stanno lanciando l'allarme sulle uccisioni dei giaguari allo scopo di procurarsi ingredienti, innanzitutto denti, per la medicina tradizionale orientale. Nel mirino ci sono i cinesi che lavorano all'estero e in particolare in Sud America (habitat naturale di questi felini) nell'ambito di grandi progetti edili. LE MORTI SOSPETTE DEI GIAGUARI I giaguari non sono una specie a rischio di estinzione, ma il loro numero sta calando notevolmente e questo fa sì che siano monitorati con grande attenzione. Proprio ciò ha consentito di scoprire una serie di morti sospette, avvenute soprattutto in Belize e Brasile. Si calcola che solamente nel corso del 2017 siano stati uccisi un centinaio di esemplari allo stato selvatico. Come riportato anche dal magazine Nature, ciò che ha insospettito i ricercatori è che molti corpi erano intatti e che mancavano solo i denti degli animali. PERCHÉ PRENDERE I DENTI? La medicina tradizionale cinese prevede l'utilizzo, tra le altre cose, anche delle ossa e dei denti di tigre: in particolar modo per il trattamento degli stati febbrili (denti) e per la cura dell'insonnia (ossa). Siccome però gli esemplari di questo animale sono diventati rari, con un conseguente aumento dei prezzi, l'attenzione si è spostata su altri felini di grossa taglia. COSA C'ENTRANO I CINESI? L'uccisione e il commercio restano però illegali ed è qui, dicono gli esponenti della Oxford Brookes University, che entrano in gioco i lavoratori dei grandi cantieri cinesi all'estero, quelli che costruiscono strade, ferrovie e centrali elettriche. Loro acquistano dal mercato nero organi di animali e li portano in Cina una volta che rientrano in patria. È un'operazione che non riesce sempre, perché nel 2017 e solo in partenza dal Brasile sono stati effettuati più di cinquanta sequestri di pacchi contenenti ossa di animali; ma resta comunque un fenomeno preoccupante, anche perché è ragionevole ritenere che il materiale sequestrato non rappresenti il 100% del commercio illegale e, se anche lo fosse, ormai il giaguaro è stato ucciso e il danno fatto. NON SOLO GIAGUARI Il problema, sottolinea Vincent Nijman della Oxford Brookes University, è che la Cina sta gestendo decine di progetti edili in giro per il mondo (anche in Africa, per esempio): “Sono portati avanti da lavoratori cinesi, che vanno e vengono dalla loro patria oppure spediscono pacchi alle famiglie. Attraverso i rapporti con i locali diventa semplice commerciare ossa, corna e pellami, anche se è un'attività illecita. E siccome non si registra un qualche tipo di moderazione, a riguardo, il rischio è che tutto ciò che può essere ucciso e fatto oggetto di commercio, lo sarà”. Leggi anche: - "Il pinguino reale scomparirà entro la fine del secolo" - Trekking in Europa: le 6 passeggiate da non perdere - Il palazzo che suona grazie alla pioggia