Giovedì 25 Aprile 2024

Parma caos, l'ex presidente Ghirardi indagato per bancarotta fraudolenta. Si muove anche l'antimafia

Gli inquirenti sospettano che nel buco di bilancio del club, pari a circa 200 milioni, ci siano state anche delle distrazioni, dissipazioni o occultamenti di risorse. Potrebbero esserci punti di contatto con altre indagini della Dda

Parma, Ghirardi

Parma, Ghirardi

Parma, 5 marzo 2015 - Nuovo colpo di scena nella vicenda del Parma calcio, sempre più sull'orlo del baratro. Secondo quanto riferisce la Gazzetta di Parma, l'ex presidente Tommaso Ghirardi sarebbe indagato per bancarotta fraudolenta. Intanto mercoledì sera si è dimesso anche il direttore generale Pietro Leonardi, il caos ormai è sempre più totale. 

Ghirardi non ha ancora ricevuto alcun avviso di garanzia, ma sarebbe stato comunque iscritto nel registro degli indagati. Sempre secondo la Gazzetta di Parma, gli inquirenti sospettano che nel buco di bilancio del Parma di circa 200 milioni di euro, ci siano state anche delle distrazioni, dissipazioni o occultamenti di risorse. In particolare la società ducale avrebbe contratto debiti per 48 milioni di euro con le banche, 38 milioni con i fornitori, oltre ai 18 tra tasse e previdenza di tesserati e dipendenti. L'inchiesta è coordinata dai pm Amara, Ausiello e Dal Monte e portata avanti dal Nucleo di polizia tributaria della Finanza. L'udienza fallimentare è in programma per il 19 marzo e se il tribunale dovesse sancire il fallimento del Parma calcio, la posizione di Ghirardi si aggraverebbe non poco (in attesa di quel passaggio tecnico, lo sponsor tecnico del Parma, Erreà, avrebbe detto sì alla richiesta della Figc di accollarsi le spese per l'apertura del Tardini domenica prossima in occasione di Parma-Atalanta e per la trasferta del 15 marzo a Reggio Emilia per il match con il Sassuolo).

 Inoltre, anche se per ora non sarebbero stati consegnati gli avvisi di garanzia, ci sarebbero altri nomi, anche non direttamente legati al club ducale, nell'indagine in mano al pool di magistrati parmigiani Dal Monte, Amara e AusielloLa Procura di Parma ha incontrato la direzione distrettuale antimafia: non si escludono punti di contattato con altre inchieste.  I tre pm, accompagnati dal procuratore capo Antonio Salvatore Rustico, hanno incontrato a Bologna il capo della Direzione distrettuale antimafia Roberto Alfonso. La visita era programmata da tempo, ma nel summit si sarebbero approfonditi presunti punti di contatto tra l'inchiesta parmigiana e altre indagini della Dda. Non è escluso che ci siano personaggi, che si sono avvicinati al Parma nelle ultime settimane, già nel mirino degli inquirenti bolognesi. Uno scenario in continuo movimento.