Mercoledì 24 Aprile 2024

2012 - Furie Rosse, poker all’Italia e l’Armada è davvero Invincibile

TRAPATTONI PEGGIORE IN TUTTI I REPARTI L’Irlanda allenata dal tecnico italiano subisce il maggior numero di reti (nove) e segna il minor numero di gol (1): tornava agli Europei dopo il...

Tutta la gioia degli spagnoli che alzano la coppa al cielo di Kiev: i gol di Silva, Alba, Torres  e Mata fanno piangere Balotelli, inutilmente sconsolato dal ct azzurro Prandelli a fine partita

Tutta la gioia degli spagnoli che alzano la coppa al cielo di Kiev: i gol di Silva, Alba, Torres e Mata fanno piangere Balotelli, inutilmente sconsolato dal ct azzurro Prandelli a fine partita

LEO TURRINI

NEL 2012, dopo un buco nero di dodici anni, l’Italia torna a giocare l’Eurofinale: è la terza della sua storia dopo quella vinta contro la Jugoslavia nel 1968 e quella perduta nel 200 contro i francesi. Finisce male, perché la Spagna detentrice del titolo e campione del mondo in carica si rivela troppo forte: eppure, la spedizione azzurra alimenta, con il suo esito, grandi speranze. Destinate a svanire malinconicamente sotto il sole del Brasile, nel 2014…

Quella del 2012 è la Nazionale di FantAntonio e SuperMario. Sulla strana coppia formata da Cassano e Balotelli il ct Prandelli scommette con il gusto dell’audacia. E gli va bene, perché dopo un avvio così così (buono l’1-1 inaugurale con gli spagnoli, meno brillante il pareggio con la Croazia) i due mattocchi accendono la luce. Sono infatti proprio loro a firmare il 2-0 con il quale l’Italia vince la sua prima partita contro l’Irlandaa. Una partita che avrebbe potuto anche rivelarsi inutile nel caso di un pareggio «ad arte» delle rivali Croazia e Spagna. Evitato il timore di un ‘biscotto’ grazie alla sportività delle Furie Rosse, che eliminano i croati con un 1-0 firmato da Jesus Navas, gli azzurri prendono il volo non in Polonia, dove c’è la base della squadra in quel di Cracovia, ma in una Ucraina non ancora devastata dalla guerra civile. A Kiev il quarto di finale contro gli inglesi finisce 0-0, ma l’Italia domina la partita e passa ai rigori, complice un geniale ‘cucchiaio’ di Pirlo nel momento più caldo della lotteria dal dischetto.

ANCORA MEGLIO vanno le cose in semifinale. A Varsavia la Germania viene spazzata via da una doppietta di Balotelli. E quella notte nessuno può immaginare il 2014: la Germania in trionfo ai mondiali, l’Italia mestamente eliminata da costaricani e uruguagi addirittura al primo turno… E nessuno può immaginare neppure che il Balotelli di oggi sia lo stesso che posava con statuaria imponenza nel bel mezzo della festa azzurra, una foto simbolo di quella gara che resta oggi un opaco ricordo di un campione smarritosi per strada.

L’APPRODO alla finale alimenta entusiasmi da tempo smarriti nel Belpaese. E’ una Nazionale che piace, imperniata sul blocco Juve e arricchita dalle follie di FantAntonio e SuperMario in attacco. Ma non tutte le favole prevedono il lieto fine: si torna a Kiev per il match che vale l’Europeo e la Spagna, che ha appena eliminato il Portogallo ai rigori, e che ci rifila una tremenda randellata. Già dopo un tempo la sfida è in archivio, lo 0-4 finale riporta tutti sulla terra.

Per Cesare Prandelli, è l’inizio della fine. Anche se, onestamente, nessuno se ne accorge…