Mercoledì 24 Aprile 2024

Basket Serie A, Theodore doma l'Orlandina e tiene Milano a punteggio pieno

I biancorossi faticano ma alla fine la spuntano sulla Betaland Capo d'Orlando battuta 68-62. Decisivo l'ex Banvit con 15 punti, 6 assist e 4 recuperi

Theodore e Goudelock (LaPresse)

Theodore e Goudelock (LaPresse)

Capo d’Orlando, 15 ottobre 2017 – L’EA7 Milano batte 68-62 la Betaland Capo d’Orlando e aggancia in vetta alla classifica la Reyer Venezia e la Germani Brescia che sono ancora a punteggio pieno. Tutt’altro che semplice però la pratica per i biancorossi che si sono trovati di fronte ad una Betaland molto più grintosa rispetto alle ultime uscite e che hanno dovuto attendere i secondi finali – in cui Jordan Theodore, migliore in campo con 15 punti, 6 assist e 4 recuperi, ha preso per mano la squadra segnando canestri pesanti e sfornando un assist al bacio per Gudaitis – per sbrogliare una matassa che stava diventando davvero complicata. Alla Betaland invece, che come detto ha fatto importanti passi in avanti dal punto di vista del gioco, non sono bastati quattro giocatori in doppia cifra per punti segnati, tra cui un Edwards spintosi fino a quota 15 e un Ergin Atsur protagonista di uno strepitoso terzo quarto in cui ha segnato ben 12 punti. Partenza a ritmi sostenuti da parte di entrambe le squadre che inizialmente sbagliano qualcosa di troppo (7-6 dopo il mini-break siciliano firmato grazie alla tripla di Kulboca e alla bomba di Edwards). L’equilibrio permane fino all’ultimo minuto della frazione quando Milano stringe le maglie in difesa e sfruttando il contropiede trova il +5 a seguito dei canestri di Gudaitis e Micov (16-11). Un 5-0 tutto griffato Wojciechowski riporta però la situazione in parità agli inizi del secondo quarto. Alibegovic da fuori manca addirittura il sorpasso, ma la Betaland conferma di essere pienamente in partita tanto da costringere Pianigiani a chiamare timeout dopo la tripla a fil di sirena di Kulboca. In uscita dal minuto di sospensione i biancoblu continuano a tener testa all’EA7 grazie al gioco da tre punti di Delas e la seconda tripla della serata di Edwards che vale l’agognato sorpasso dell’Orlandina a meno di 3 minuti dall’intervallo lungo (28-26). Kulboca – vero rebus per la difesa milanese – e Theodore ingaggiano sul rettilineo finale de primo tempo un duello dalla lunga distanza da cui esce vincitrice la formazione ospite che va negli spogliatoi a +2 (33-31). Milano inaugura la seconda metà di gara con i canestri di Micov e Theodore la spingono fino al +9 (40-31). La Betaland però non molla e resta in scia grazie a 7 punti consecutivi di Atsur e ad un fallo tecnico fischiato per proteste alla panchina milanese (46-39). La difesa siciliana è molto presente e chiude con efficacia le linee di passaggio all’attacco ospite che di conseguenza non decolla tenendo decisamente aperta la gara. Lo scatenato Atsur continua il suo personalissimo show e con l’ennesima tripla della sua serata sigla il -2 biancoblu (46-44). Dall’altra parte Gudaitis fa centro ma nell’ultimo minuto del quarto la scena è tutta per Wojciechowski che prima riporta i suoi ad un solo possesso e poi, nell’ultima azione, stoppa Gudaitis provocando la reazione di Pianigiani che durante l’ultimo mini-intervallo striglia i suoi chiedendo una reazione nei 10 minuti finali. Reazione che almeno inizialmente non arriva tanto che Capo d’Orlando grazie a quattro punti consecutivi di Alibegovic e Delas rimette il naso avanti (52-51). L’EA7 è costretta così a rifugiarsi nell’ennesimo timeout che però non scalfisce la fiducia acquisita dalla Betaland che esce dal minuto di sospensione con un mini-break di 4-0 su cui c’è il timbro di Edwards (56-51). Nel momento di maggior difficoltà per Milano Goudelock si mette in proprio e ricuce interamente lo strappo. Di Carlo richiama in causa Atsur che rimette ordine negli schemi dei siciliani e mette il suo zampino nel nuovo allungo della Betaland (60-56). Goudelock continua a litigare con il ferro da oltre l’arco dei 6.75 metri (1/9 da tre iniziale), ma non fallisce la palombella del pareggio a quota 60 a 2’04” dalla sirena finale. A decidere la gara ci pensa però Theodore che prima sforna un assist al bacio per la schiacciata di Gudaitis e poi blinda il successo milanese con quattro liberi pesantissimi.