Mercoledì 24 Aprile 2024

Scarlett Johansson letale semidea. Nuova eroina per Besson

L'attrice protagonista del kolossal 'Lucy'. Il film, appena uscito negli usa, è costato 40 milioni di dollari e 9 anni di lavoro

Scarlett Johansson in una scena del film 'Lucy' (Ap)

Scarlett Johansson in una scena del film 'Lucy' (Ap)

Roma, 27 luglio 2014 - Luc Besson nel 1986, si innamora di Anne Parillaud dalla quale ha una figlia, Juliette. Lui le offre un ruolo in “Nikita” nel 1990, un successo mondiale per il quale otterrà il César come migliore attrice nel 1991. Durante questa cerimonia incontra la giovane Maïwenn, di 17 anni più giovane di lui. Nel 1992 la sposa e nasce la seconda figlia, Shanna. Luc Besson ha dato a Maïwenn un piccolo ruolo in “Léon” (1994), poi uno ne “Il quinto elemento” (1997). E nel “Quinto elemento” è rimasto intrappolato da Milla Jovovich, incantevole top model americana di origine ucraina che in quel film era l’inquietante Leeloo. Lascia dunque la Maïwenn per sposare Milla. L’anno dopo le offre il ruolo di Giovanna d’Arco nell’omonimo film. E lì con la madre di tutte le eroine, il matrimonio si dissolve. Divorziano e Milla ha trovato una seconda vita da eroina con il nuovo marito, il regista dei “Resident Evil” Paul Scott Anderson. Dal 2004 — e sono 10 anni — Besson, parigino, il più americano dei registi europei, si è assestato con Virginie Silla e dovrebbe essere una garanzia di stabilità.  Perché la sua nuova superwoman si chiama Lucy e ha le fattezze di Scarlett Johansson: una mina vagante. C’era da vedersela impalmata al secondo ciak... Ma la bionda diva ha altro per la testa che Besson, pensa alle nozze con il fidanzato (da cui aspetta un figlio), il giornalista francese Romain Dauriac. Cerimonia attesa ad agosto a Parigi, ma non è detto, poiché a Scarlett piace improvvisare e i nubendi potrebbe volare anche verso gli Hamptons.

Intanto cast e produzione si godono fiumi di Dom Pérignon (400 dollari a bottiglia) per brindare all’uscita americana di “Lucy” (da noi arriverà il 25 settembre). Una letale semidea, così come l’ha immaginata il regista nel suo film da 40 milioni di dollari, con big Morgan Freeman nel cast e un tocco cinéphile, il 6 agosto, in apertura del Festival di Locarno. Un parto durato 9 anni che miscela thriller e fantasy conditi da copiosa spruzzata di filosofia e metafisica. Al centro di tutto c’è Lucy, studentessa che lavoricchia come modella a Taipei a cui hanno infilato una terribile droga nella pancia. «Quello che mi ha interessato è l’aver recitato un personaggio che è in costante fase di transizione — ha detto Scarlett —. Più la droga va in circolo, più Lucy perde la capacità di empatia. Così, anche se può immergersi nella memoria di qualcun altro e controllare le persone, perde via via la sua capacità di giudizio e di opinione». Besson di eroine se ne intende, ed era certo che sotto le sue mani anche Scarlett funzionasse alla perfezione. Dice infatti, infine, di lei, ringraziandola: «Ha letto il copione in un attimo, poi è tornata con tonnellata di domande. Lei è un osso duro, viene da New York. Ma dal momento in cui mi ha detto di sì sapevo di poter contare su di lei».