Mercoledì 24 Aprile 2024

Roma, Raggi: "Non molliamo perché ce lo chiedono i cittadini"

La sindaca, in conferenza stampa per 'Roma rinasce', ribadisce la volontà di proseguire: "Non parliamo di soldi rubati, ma di una firma". Rivendica: "Orgogliosa del lavoro svolto il primo anno". E aggiunge: "Grillo vuole vada avanti"

Virginia Raggi  durante la conferenza stampa sul primo anno di lavoro (Ansa)

Virginia Raggi durante la conferenza stampa sul primo anno di lavoro (Ansa)

Roma, 21 giugno 2017 - Se qualcuno si aspettava un passo indietro da parte della sindaca Virginia Raggi, vista la chiusura indagini sulle nomine di Marra e Romeo che rischiano di coinvolgerla in un processo, sarà rimasto deluso. 

Già ieri la Raggi aveva detto:  "Cosa faccio se arriva il rinvio a giudizio? Seguirò le regole del codice etico. Ma non stiamo parlando del fatto che io abbia rubato soldi o abbia corrotto. Parliamo di una firma su un documento in contestazione e di una procedura di nomina, di Romeo, che ho fatto seguendo una procedura già avvenuta in anni precedenti e che non era mai stata contestata. Sono abbastanza tranquilla. Depositeremo atti con cui sono certa di riuscire a spiegare. Noi al momento andiamo avanti".

Oggi in conferenza stampa per 'Roma rinasce' la prima cittadina ha ribadito la determinazione della giunta: "Tutto il lavoro che stiamo facendo, è lungo, in salita: i risultati arriveranno. Questa amministrazione entra qui la mattina presto e esce di notte, lo sanno i commessi. E' dura ma non molliamo, perché i cittadini ce lo hanno chiesto. Grazie ai romani per la pazienza". 

La sindaca ha esposto un lungo elenco delle cose fatte, più volte riportato sui social del Comune e del M5S. "Abbiamo passato il primo anno a risolvere dei veri pastrocchi amministrativi", ha commentato Raggi. "Non vogliamo chiuderci in una torre, l'isolamento non paga. A prescindere dal credo politico vogliamo catalizzare le energie migliori della città perché per rilanciare Roma ci vuole l'aiuto di tutti: da Confindustria a Confcommercio, ai sindacati, come nel progetto Fabbrica Roma. E' un lavoro lungo e ci vuole pazienza. Questo ci hanno chiesto i romani, e questo stiamo facendo", ha concluso.

"Siamo orgogliosi di iniziare a presentare il lavoro fatto nel primo anno di consiliatura. Riteniamo fondamentale dialogare costantemente con cittadini che ci hanno eletto. È stato un primo anno intenso ma pieno di opportunità, perché i cittadini hanno chiesto di cambiare il corso dell'amministrazione degli ultimi 20 anni e noi stiamo facendo un cambiamento radicale. La città trovata era ferma".

Poi la Raggi va sullo speciifico, e rivendica: "Lo stadio della Roma a Tor di Vale era partito come una grande speculazione edilizia, abbiamo fato lunghe trattate con i proponenti e abbiamo fatto una proposta più verde, ben strutturata, e ci hanno ascoltato". E denuncia: "Molto spesso ci troviamo ad operare con progetti decisi nel passato, che hanno ipotecato il futuro della città. Tornare indietro comporta risarcimenti multimilionari", spiegando:  "Non significa accettare pedissequamente quanto fatto, ma fare tutto col cesello, mantenendo salde le casse capitoline".   

Motivo d'orgoglio per la sindaca sono il bilancio, filobus, piano dei rifiuti, piano sociale per la città costruito ascoltando i municipi e iniziative di maggioranza su piani di zona e sale slot. "Un buon amministratore deve saper lavorare con ciò che ha in tasca, siamo orgogliosi di averlo fatto". "E sul Piano sociale abbiamo ricominciato ad ascoltare la città, i cittadini, i loro bisogni. Erano 13 anni che nessuno lo faceva"., ha sottolineato. 

La Raggi, interpellata, ha confidato: "Ho sentito Beppe mi ha incitato ad andare avanti e continueremo a lavorare".   

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