Mercoledì 24 Aprile 2024

Migranti, Di Maio attacca Minniti. E nel M5S c'è chi guarda alla Lega

Save the Children lancia l'allarme bambini: tra i migranti uno su sei è minorenne, dal 2011 sono triplicati gli under 14 e quadruplicate le ragazze

Luigi Di Maio e Marco Minniti: scontro sui migranti

Luigi Di Maio e Marco Minniti: scontro sui migranti

Roma, 14 giugno 2017 - Migranti, continua la polemica a 5 stelle dopo l'appello della Raggi al prefetto per uno stop agli arrivi a Roma e i proclami di Grillo contro i rom che chiedono l'elemosina. Il Viminale risponde che non c'è una emergenza e il big del partito, Luigi Di Maio, attacca il ministro Minniti. Da parte sua  il sindaco di Bari e presidente dell`Anci, Antonio Decaro lancia l'appello: "Bisogna dirottare i flussi di migranti verso i Comuni che accolgono di meno".

Nel frattempo l'Ue avvia le procedure d'infrazione per Polonia, Ungheria e Rep. Ceca sui mancati ricollocamenti e Juncker assicura: "Ue e Stati membri sostengono Grecia e Italia". In tutto ciò un rapporto di Save the Children lancia l'allarme bambini: tra i migranti uno su sei è minorenne, dal 2011 sono triplicati gli under 14 e quadruplicate le ragazze.

ALLEANZA M5S LEGA? - Il deputato pentastellato Carlo Sibilia suggerisce addirittura un'alleanza - su questo tema - con la Lega di Salvini. "Sicuramente c'è più vicinanza con loro, su questi temi, che con il Pd, che sento vorrebbe ripopolare le zone disabitate d'Italia, come i borghi, con i migranti", dice alla Stampa. Proposta che alimenta spaccature interne, con Girolamo Pisano che ribadisce il suo "mai" con il Carroccio e annuncia: "Se M5S si allea con la Lega me ne vado".

Ovviamente interviene anche Matteo Salvini: "A me interessa che alla parole seguano i fatti dice - Se la Raggi darà seguito alle sue parole sono pronto a dire 'brava Raggi', lo feci anche con Cofferati. Io guardo i risultati, non le etichette. Anche se ho qualche dubbio, visto che i Cinque Stelle non hanno fatto vedere fino ad ora grandi miglioramenti a Roma e a Torino. Comunque, se dovesse essere, meglio tardi che mai".

PD E MDP -  Il leader dem Matteo Renzi su Facebook accusa i grillini di spostare l'attenzione dopo la 'sberla' elettorale.

Interviene anche Emanuele Fiano, sempre del Pd: "Quando non sei né di destra né di sinistra alla fine sei di destra. Sulla pelle dei Rom e degli immigrati la virata leghista dei grillini".  Da parte sua Enrico Rossi di Mdp commenta su Fb: "E se perdo voti... che faccio? Semplice... me la prendo con i migranti e con i rom. Nel secolo scorso in Germania con questo metodo c'è stato chi ci ha vinto le elezioni". 

Matteo Orfini, presidente del Pd, sottolinea che  la politica dei grillini sui migranti "è identica a quella della Lega Nord e di Casapound; la nostra è diametralmente opposta, e in questi anni abbiamo coerentemente agito in un'altra direzione". E rilancia: "alla xenofobia e al razzismo da campagna elettorale dei grillini noi rispondiamo andando avanti: facciamo presto, e approviamo lo ius soli. Se necessario, ricorrendo anche alla fiducia". 

GRILLO: NON VOTIAMO LO IUS SOLI - E in risposta arriva un post sul blog di Grillo, proprio sullo ius soli: "quello che ci propinano è un pastrocchio all'italiana che vuol dare un contentino politico a chi ancora si nutre di ideologie - è scritto - Concedere la cittadinanza italiana significa concedere la cittadinanza europea, quindi un tema così delicato deve essere preceduto da concertazione con gli stati dell'Ue, per avere regole uniformi. Per questi motivi il M5s, coerentemente con quanto già fatto alla Camera, sullo Ius Soli esprimerà voto di astensione".

Posizione che fa dire ad Arturo Scotto, di Mdp: "Scelta di Grillo di non votare ius soli in linea con le dichiarazioni degli ultimi giorni. Una irresistibile voglia di assomigliare alla Lega. Vergognoso. Per un pugno di ballottaggi in piu'". 

DI MAIO CONTRO MINNITI - Senza commentare la proposta di alleanza di Sibilia, il big M5S Luigi Di Maio attacca il ministro dell'interno: "Minniti non ha capito in che Paese sta. C'è una seria emergenza migranti e deve capire che ci deve dare una mano. Se dice il contrario dice una cosa fuori dal mondo, lui, il Pd e il governo".  E continua: "Il nostro approccio verso l'Europa è interlocutorio: noi vogliamo risolvere questo problema superando il regolamento di Dublino ed effettuando i rimpatri. Il vero problema da risolvere è fare i rimpatri di chi non può stare qui. Non si fanno i rimpatri dei migranti perché in Italia l'immigrazione è un business e perché non siamo attrezzati bene nel sistema di accoglienza quindi non troviamo chi dobbiamo rimpatriare perché lo abbiamo fatto scappare e questo sistema sta generando il caos".