Mercoledì 24 Aprile 2024

Mondadori-Rcs libri, Franceschini 'preoccupato': "Ma il governo non interverrà"

Il ministro: "Sarà semmai l'Autorità Antitrust secondo la legge a valutare come sempre, e nella sua totale indipendenza, l'operazione acquisto Rcs". Marina Berlusconi: "E' un'operazione di cui siamo particolarmente orgogliosi"

Marina Berlusconi (Ansa)

Marina Berlusconi (Ansa)

Roma, 5 ottobre 2015 - Il giorno dopo l'acquisto, da parte della Mondadori di Marina Berlusconi, di Rcs libri, molti sono gli interventi sulla 'fusione'. A cominciare dalla presidente di Mondadori Marina Berlusconi, che commenta: "È un'operazione di cui siamo particolarmente orgogliosi con un rilevante investimento in un settore nobile e speciale come quello del libro". Insomma, dal punto di vista di Berlusconi, si tratta di un investimento sul futuro del Paese, nel segno della valorizzazione delle eccellenze editoriali e culturali. Anche per reggere il confronto con i grandi editori stranieri "e con protagonisti estremamente aggressivi del calibro di Amazon". Di diverso avviso il ministro Franceschini, che parla di "rischi per il delicato mercato del libro".

FRANCESCHINI PREOCCUPATO - Il ministro, che già a febbraio aveva mostrato le sue perplessità, rincara: "Ho già detto come la penso sui rischi di questa operazione sul delicato mercato dei libri. Ma ho anche ripetuto dal primo minuto che il governo non può e non deve intervenire. Sarà semmai l'Autorità Antitrust secondo la legge a valutare come sempre, e nella sua totale indipendenza, l'operazione acquisto Rcs". Franceschini in particolare si era detto "molto preoccupato". E In un tweet  del 19 febbraio scriveva: "E' troppo rischioso che una sola azienda controlli metà del mercato". Per poi spiegare: "Sono molto preoccupato delle notizie che anticipano un possibile acquisto di Rcs Libri da parte di Mondadori". E aveva aggiunto: "Ci sono organi e Autorità che valuteranno in base alle norme tutti i profili dell'operazione. Ma non c'è settore più delicato e sensibile per la libertà di pensiero e di creazione del mercato dei libri".

PAOLO MIELI: COME COPPI E BARTALI - Meno preoccupato Paolo Mieli, che si autodefinisce "Presidente Rcs Libri ancora per qualche mese" e ad Agorà, su Raitre., spiega: "Rizzoli e Mondadori come Coppi e Bartali, è normale che la fusione faccia clamore. In futuro nasceranno gruppi editoriali sempre più grandi. Non dobbiamo preoccuparci né opporci. La competizione europea e mondiale si gioca tra colossi dell'editoria, cui si affiancano magari casi editrici più piccole. È ridicolo descrivere questa operazione come una manovra autoritaria".