Venerdì 26 Aprile 2024

Topo Tip & temi forti: ragazzi, che tv

Intervista a Luca Milano, direttore di Rai Ragazzi: "L'audience non è il nostro unico obiettivo. La tv del servizio pubblico per i più piccoli è prima di tutto una scommessa formativa"

Topo Tip

Topo Tip

Roma, 15 novembre 2017 - Tenere fiabe, briose serie per i più piccoli, avventura e sit-com per i più grandi, ma anche cartoon sulla Shoah, personaggi contro gli stereotipi di genere, serie e lungometraggi su temi come la dislessia, la lotta al bullismo e la violenza sui minori.

Tra atmosfere incantate per bambini e temi più impegnativi la Rai Ragazzi guidata da Luca Milano punta sulla «diversificazione» delle proposte e su una linea «senza tabù». Romano, 59 anni anni, in Rai dal 1992, Milano è diventato direttore di Rai Ragazzi (a partire dai canali “Gulp” e “YoYo”) nel giugno 2017 dopo un’esperienza a Rai Fiction.

Nella tv dei “grandi” l’attenzione per l’audience è alta. E’ così anche nella tv dei ragazzi della Rai?

«La risposta del pubblico è importante, non ci potrebbe essere servizio pubblico se non ci fosse il pubblico. Ma è ovvio che non può essere l’unico criterio. La tv dei ragazzi del servizio pubblico è prima di tutto una scommessa formativa».

Anche a rischio di dati negativi?

«Sono sicuro, e ne abbiamo tanti esempi, che sia possibile conciliare audience e qualità. Tuttavia, c’è la possibilità di perdere un pochino di pubblico pur di costruire degli elementi di formazione e di stimolo per la curiosità. L’obiettivo è conciliare le due cose. È essenziale puntare sulla diversificazione delle proposte verso un pubblico che sta sviluppando i gusti in termini di musica, stili, colori, tipi di racconto».

A proposito di diversificazione, a volte le sit-com per ragazzi sembrano un po’ tutte uguali

«Possono sembrare simili, ma con differenze di formato, protagonismo, contenuto. Vanno evitati gli stereotipi di genere e noi non vogliamo serie che abbiano stereotipi maschi/femmina arcaici. Vogliamo storie in cui ci sia un protagonismo femminile che non sia solo quello della ragazza che cerca il principe azzurro o del ragazzo che pensa solo ad affermare la propria forza. Cerchiamo di dare prospettive di sviluppo diverse».

Per esempio?

«Su RaiGulp affrontiamo il tema della tema lotta al bullismo e alla discriminazione. Un’attenzione particolare verso un pubblico che è nel difficile passaggio dall’infanzia all’adolescenza. Non dobbiamo avere paura di parlare di certi temi. Su RaiGulp, per esempio, avremo una serie inglese in cui il protagonista è un ragazzino dislessico e poi diamo spazio a fenomeni come lo sport paralimpico»

Si intravedono fenomeni di successo internazionali tipo Peppa Pig e Masha e Orso?

«Al Mipcom è stata presentata la serie della Rainbow su ‘44 Gatti’: potrebbe essere una nuova serie prescolare di successo, ma anche altre stanno arrivando. Va detto, poi, che il programma più visto della scorsa stagione su YoYo (e in generale sulle reti per bambini visto che i canali Rai sono i leader) è stato Topo Tip, un personaggio nato e sviluppato in Italia».

Altre proposte?

«È partita ‘Scream Street’, serie Bbc e spero che abbia successo. Poi ‘Paf il Cane’ che andrà su Gulp (adesso è su Boomerang e su Disney Channel in Usa). Dall’11 dicembre la serie italianissima dei Trullalleri (in tutta Europa sui canali Disney). Poi ‘Maestro’, con Barenboim e la coproduzione ‘Il Lupo’».

Non solo serie tv

«Per la prossima giornata della memoria dovremmo trasmettere un cartoon sulle sorelle Bucci, scampate ad Auschwitz. All’inizio del 2018 andrà in onda ‘Mani Rosse’ (sul tema della violenza sui minori), mentre sta per uscire nelle sale il film di Enzo D’Alò tratto dalla sua serie tv ‘Pipì, Pupù e Rosmarina’. Nel 2019 un lungometraggio che parte dalla storia di Bartali che salvò tanti ebrei».

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro