Mercoledì 24 Aprile 2024

Alba Parietti, tv e fidanzati. "Così il web soffoca l'eros"

La showgirl: "Il web guasta l'amore. Senza sentimenti il sesso è noioso"

Alba parietti durante la trasmissione di Rai Uno "Ballando con le stelle" (Ansa)

Alba parietti durante la trasmissione di Rai Uno "Ballando con le stelle" (Ansa)

Milano, 24 luglio 2017 - "Una volta questa barzelletta mi faceva orrore ma, con gli anni, ho capito che invece aveva ragione Berlusconi. Allora, la barzelletta è questa. La figlia va da papà Berlusconi e gli chiede cosa è l’amore. ‘L’amore è quando un uomo affitta un aereo privato e ti porta alle Maldive, poi ti offre ostriche e champagne, quindi con un elicottero privato andate a Parigi. Scendete al Ritz e nella gioielleria lì sotto ti compra un anello con diamanti’. ‘Ma papà’, protesta la figlia, ‘e la luna? Le stelle? I tramonti?’. E Berlusconi: ‘Sono tutte cose che hanno inventato i comunisti per fare l’amore gratis’". 

Alba Parietti non si smentisce mai. Cavalla pazza della tv, ama sorprendere, sempre e comunque. Argomento della chiacchierata, come è cambiato il rapporto uomo-donna. "Purtroppo col tempo ho scoperto che molti idealisti e pseudo-intellettuali spesso parlano davvero della luna per fare sesso gratis. ‘Almeno non ci voglio rimettere’, è quello che pensano. Io sono sempre stata sensibile al fascino intellettuale dell’uomo, vedi Stefano Bonaga. Mi faccio intortare dal romanticismo, dalla poesia. Gli intellettuali predicano che i cellulari rovinano il rapporto uomo-donna ma appena li perdi di vista si attaccano a whatsapp".

A proposito di Bonaga e di noleggio di aerei, è leggendario l’episodio di quando affittò un aereo per venire a trovarla...

"È vero. Se l’avesse fatto Christopher Lambert oppure l’imprenditore svizzero con il quale ebbi una relazione, non ci sarebbe stato niente di straordinario. Ma Stefano era un professore universitario, non aveva molti soldi e non era certo uno che li scialacquava. Aveva perso l’aereo per raggiungermi all’Elba dove avevo una serata e io gli avevo fatto una scenata pazzesca (era ancora l’epoca in cui facevo scenate pazzesche) urlando e piangendo. Lo trovai sul molo dell’Elba, mentre mangiava un panino seraficamente seduto al tavolino di un bar".

Sono gesti importanti, almeno per le donne di una volta...

"Importantissimi. Io casco sempre nel tombino di una dedica. Una volta Cristiano (De Andrè, ndr) durante un concerto mi dedicò pubblicamente una canzone e per me fu il regalo più bello..."

Oggi sembra invece che le ragazze non amino troppo le romanticherie e vadano subito sul concreto...

"Le donne nascono con il dna romantico ma si sono rovinate a fianco di fratelli o uomini cinici. Abbiamo imparato male la lezione. Se non provo un sentimento non riesco neanche ad affrontare il sesso, il letto per il letto non mi interessa, preferisco arrangiarmi da sola, almeno dopo non ho il problema di doverlo cacciare per dormire da sola o di rovinare un’amicizia. Oggi invece si pratica lo scambio sessuale più violento e consumistico".

Fabio Volo, che dio l’abbia in gloria, ha coniato questo neologismo, il “trombamico”...

"Insieme con ‘apericena’ è una delle parole che detesto di più. È repellente. Se qualcuno la pronuncia in mia presenza, gli tolgo il saluto".

È solo dovere di cronista, mi perdoni...

"Ma guardi che non è un fenomeno solo giovanile. Anche i vecchi della mia età, ho 56 anni, praticano questo genere, anche se in fondo scopri che uno, di solito la donna, in fondo è innamorato dell’altro e spera in qualcosa di più".

Ha mai fatto lei il primo passo?

"Mai. Ma se uno non è deficiente, capisce subito. Mi viene l’occhio languido, sono come il gatto che fa le fusa, divento il micio che gira intorno alla scatoletta di Gourmet".

Oggi, invece...

"Oggi gli approcci sono diretti, più sfacciati. La gente si fidanza su Facebook! Ci sono donne che mandano dei soldi a uomini che hanno conosciuto solo su Facebook e che non esistono neanche! Non è una situazione ridicola, è tragica".

Non so se anche questa è una parola che la fa rabbrividire, ma che ne pensa del sexting, cioè mandare foto o testi spinti a interlocutori magari solo virtuali?

"Innanzitutto consiglierei alle ragazze di pensarci non dieci ma mille volte prima di farlo. È un modo per rovinarsi la vita, come abbiamo visto in tanti casi di cronaca. Lo fanno perché è una forma di comunicazione molto veloce. Ma guardi che non è appannaggio solo dei ragazzi. Mi è capitato il caso di una signora neanche più giovanissima che scattava fotografie alla sua stessa, mi scusi il termine, patata mentre mangiava e poi le spediva all’amato, incurante del fatto che tutti noi ce ne fossimo accorti. Il fatto è che le donne di una certa età invece di coltivare il buongusto si mettono a competere con le ragazzine. Io resto affezionata alle mie vecchie fregature fatte di gesti, pensieri, lettere. Almeno lui si sarà spremuto le meningi per capire cosa avrei voluto sentirmi dire".

Dovrebbe essere reciproco: anche le donne potrebbero manifestare in modo romantico il loro amore...

"Se una donna dedica una canzone a un uomo, quello di solito o scappa o si mette con un’altra. Guardate come sono finite Amy Winehouse o Witney Houston..."

Una volta si scrivevano le lettere, oggi i messaggi su whatsapp...

"Ho avuto una storia molto complessa con una persona, non dirò mai con chi, che ricordava un po’ il film ‘La corrispondenza’ con Jeremy Irons, in cui la protagonista riusciva ad avere una storia con un morto... Nel mio caso naturalmente non si trattava di un morto. Ma a volte si creano dei legami più idealizzati che reali. Mi capita di vedere donne, prese dal mio stesso delirio per un uomo, farsi avvolgere da una nuvola di messaggi mentre sono a cena con altri, per cui alla fine della serata in realtà hanno cenato con lui e non con i veri commensali. È la stessa cosa di quando la gente, anziché assistere in diretta a un evento, preferisce riprenderlo col cellulare. Ti perdi l’emozione del momento per avere la prova di averlo vissuto. E ora accade anche con l’amore".

Il regalo più folle che un uomo le abbia fatto?

"Una volta un produttore, sapendo della mia ben nota golosità, mi regalò un frigorifero, uno di quelli alti, grossi, da bar, pieno di gelati. E me li sono mangiati tutti".

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