Mafia, l'arresto di Giovanni Grillo detto Johnny (Ansa)
NEW YORK, 11 dicembre 2014 - Ci sarebbe un credito vantato dai boss da 30 anni alla base della tentata estorsione a un imprenditore lucano, che ha portato a 8 arresti tra Milano, Matera, Trapani e New York, con ordinanze emesse dal gip di Potenza. L'accusa: associazione a delinquere finalizzata all' estorsione con l'aggravante del metodo mafioso e della transnazionalità.
GLI ARRESTATI - A New York è stato bloccato Francesco Palmieri, esponente della famiglia mafiosa americana dei Gambino, e che secondo le indagini si sarebbe presentato in Italia sotto falso nome dall'imprenditore per portare il "messaggio degli amici americani".
Arrestato anche Giovanni Grillo, detto Johnny, considerato il personaggio chiave dell'inchiesta e bloccato all'aeroporto di Malpensa mentre stava imbarcandosi su un volo in partenza per gli Stati Uniti. Tra gli arrestati c'è Salvatore Farina, figlio del boss di Castellammare del Golfo (Trapani) Ambrogio. Gli altri sono Carlo Brillante, Raffaele Valente, Daniele Cavoto, Michele Amabile e Francesco Vonella, già coinvolti nell'inchiesta "New Bridge" che aveva sveltao collegamenti tra i Gambino e le cosche della 'Ndrangheta.
LO SCO - "L'operazione ha consentito di mettere in evidenza le proiezioni attuali di Cosa Nostra e della 'ndrangheta in America e di scoprire le convergenze con le storiche famiglie mafiose a New York come in questo caso la famiglia Gambino", raccoanta a RaiNews24, Andrea Grassi, direttore dello Sco della polizia. Grassi ha poi sottolineato l'importanza della "collaborazione con le agenzie federali statunitensi e di altri Paesi". "La convergenza di interessi fra vecchie e nuove mafie è il denaro", ha concluso.