Giovedì 25 Aprile 2024

Italia choc, dalla Russia con terrore

DI SICURO poteva andare meglio, ma poteva andare anche peggio come è successo alla Francia (tanto per non far nomi), che s’è beccata l’Olanda e la Svezia. A noi italietti, come sapete, visto che non eravamo teste di serie per manifesta inferiorità nelle ultime prestazioni internazionali, è capitata la Spagna e qualcuno è svenuto in diretta. Come non ricordare le quattro pere che ha preso l’Italia di Prandelli nella finale europea di tre anni fa? Come dimenticare che la Spagna è stata campione del mondo nel 2010, campione d’Europa due volte, campione di tutto? Umanamente impossibile. Quindi, per la nostra nazionale andare in Russia sarà durissima. Ma, visto che al sorteggio non si comanda (almeno così dicono), non resta che prendere per le corna il destino cinico e baro e rovesciare la medaglia. Io, ad esempio, ho la netta impressione che la grandezza della Spagna sia finita con gli Iniesta, i Xavi e i Casillas. Il loro ciclo d’oro sembra chiuso e sinceramente da qualche tempo gli spagnoli sono normali. Il problema caso mai è chi siamo e (soprattutto) chi saremo noi quando partiranno gli scontri di un girone che per il resto sembra una passeggiata.

SE POI fa paura anche l’Albania di Di Biasi, come ho letto in giro, allora è molto meglio stare a casa. Se invece in Russia vogliamo provare ad andare non resta che sperare nei frutti del lavoro di Conte e nella crescita di qualche giovane interessante. Soprattutto le società dovranno tornare a pensare positivo, la Nazionale va rimessa al centro del calcio italiano e non fastidiosamente ai margini come oggi. Se la Russia è lontana, la crisi del nostro calcio è vicinissima. E se non tornerà a crescere la Nazionale sarà difficile ridare un senso al nostro movimento calcistico. Una volta i ragazzini sognavano di indossare la maglia azzurra di Meazza, di Rivera o di Baggio. Il sogno era il carburante per la passione, i sacrifici, l’ambizione: torniamo a sognare e la Spagna farà meno paura.