Mercoledì 24 Aprile 2024

"Fermare la strage di immigrati". Domani manifestazioni in tutta Italia

"Giornata di mobilitazione nazionale" promossa da decine di associazioni, organizzazioni sindacali e ong. A Roma in programma un sit in e un flash mob, a partire dalle 14,30, davanti a Montecitorio. Proteste in molte altre città

Un barcone di migranti soccorso dalla marina militare italiana (Lapresse)

Un barcone di migranti soccorso dalla marina militare italiana (Lapresse)

Roma, 20 aprile 2015 - "Fermare la strage. Subito!". E' la parola d'ordine della "Giornata di mobilitazione nazionale" promossa per domani da decine di associazioni, organizzazioni sindacali e ong. A Roma sono in programma un sit in e un flash mob, a partire dalle 14,30, davanti a Montecitorio; nelle altre città gli appuntamenti saranno articolati secondo quanto deciso dalle organizzazioni locali. 

"In una settimana - denunciano gli organizzatori - più di mille morti in due stragi annunciate. Stragi che hanno responsabilità precise: le scelte politiche e le leggi dei governi dell'Ue (compreso quello italiano) che consegnano le persone in cerca di protezione nelle mani dei mercanti di morte". "Aumentando controlli e mezzi per pattugliare le frontiere non si fermeranno le stragi - continuano gli organizzatori - come dimostra quest'ultima tragedia con più di 900 morti avvenuta a poche ore da quella che ha portato a morire altre 400 persone. Chi scappa per salvare la propria vita e quella dei suoi cari non si ferma davanti al rischio di morire in mare. Non c'è più tempo da perdere. Si aprano subito vie d'accesso legali, canali umanitari, unico modo per evitare i viaggi della morte. Il governo italiano, in attesa dell'intervento europeo, assuma le sue responsabilità e riattivi subito un programma di ricerca e salvataggio. Chieda contemporaneamente all'Ue di farsi carico di un programma di ricerca e salvataggio europeo. Si sospenda il regolamento Dublino e si consenta alle persone tratte in salvo di scegliere il Paese dove andare sostenendo economicamente con un fondo europeo ad hoc l'accoglienza in quei Paesi sulla base della distribuzione dei profughi. Questi morti - concludono i pronmotori della Giornata di mobilitazione - non consentono piu' rinvii, basta con le parole che non si traducono in azioni concrete e immediate. Erano persone in carne e ossa. E invece sembrano fantasmi"