Roma, 1 settembre 2015 - Alessandro Gassmann spazzino per pulire Roma ha raccolto molti plausi, ma anche molti sfottò. Gassman si compiace perché ora "il vicoletto sotto casa brilla!" dopo solo "un'oretta e mezza di lavoro".
Infatti tra i tanti "Bravo" e "Meno male che qualcuno ancora mantiene le promesse", l'attore ha anche raccolto critiche: all'attore figlio d'arte qualcuno ricorda che per la pulizia i cittadini pagano delle tasse, e quindi ci si aspetta che il servizio pubblico funzioni. Alcuni colgono anche la palla al balzo per sollecitare il sindaco Marino allo stesso atto di coerenza, mettendo in strada i 300 spazzini che aveva promesso sempre a luglio.
Ma è l'ironia a fare da padrone: mentre alcuni sostengono che i romani scendono in strada solo quando bisogna andare a salutare l'arrivo del nuovo calciatore di turno, altri chiedono a Gassman, una volta finito in strada, di fare un giro di pulizie anche a casa loro.
Se il gesto doveva servire a sensibilizzare cittadini e amministrazione pubblica al problema, comunque, l'obiettivo è stato raggiunto: nel bene e nel male.