Giovedì 25 Aprile 2024

Attentato a Londra, hotel e kebab. L'ultima notte del boia Masood

Lo stragista di Londra era figlio di una ragazza madre che ora si dice sconvolta per l’attacco. Nel palazzo dove viveva i vicini lo chiamavano ‘vampiro’: vestiva di nero e usciva solo di notte

Khalid Massod  (aNSA)

Khalid Massod (aNSA)

Londra, 25 marzo 2017 - SCOTLAND Yard ha diramato la foto del terrorista, Khalid Masood. Sui social lo chiamano già ‘L’anticristo’, perché nato il giorno di Natale del 1964. Si è scoperto che il killer di Londra ha usato un minimo di cinque ‘alias’, ovvero nomi e cognomi alternativi, di cui Khalid Masood non era che l’ultimo. L’uomo alla nascita si chiamava Adrian Elms, figlio di una ragazza madre, Janet Elms, che lo ebbe a 17 anni, senza essere sposata con il padre. La donna, che ora vive in un villaggio rurale del Galles e sarebbe «molto sconvolta», vende cuscini e borse decorate a mano ed è di religione cristiana: portava Adrian con sé in chiesa quando era piccolo. I compagni di classe del giovane Elms, uno dei pochissimi ragazzini di colore nella scuola prevalentemente bianca del Kent, lo ricordano come uno studente abile e simpatico, molto dotato nello sport e un grande tifoso di calcio, come dimostrano le sue foto in diverse squadre di football.    «NON ERA per niente interessato alla religione – ha commentato ieri l’ex-compagno Kenton Till –. Era un tipo socievole, rideva volentieri, magari è stato vittima un po’ di bullismo a scuola, ma non direi molto, perché era un ragazzo ben voluto». Stuart Knight, un altro ex-compagno di Elms, ha aggiunto: «Sono molto choccato per quanto è successo. Mi ricordo Adrian come una persona gentile e simpatica. Era uno dei pochissimi ragazzi di colore nella scuola. Era molto amato, giocava bene a calcio e a rugby».  Quel ‘leggero bullismo’ e la consapevolezza di essere diverso per colore della pelle ed etnia avrebbero però segnato Masood che tirò in ballo più volte il razzismo che aveva patito come motivo principale per essersi cacciato nei guai. L’uomo aveva infatti una lunga fedina penale, iniziata con un’aggressione nel 1983 e finita con l’ultima denuncia per atti di violenza nel 2003. Masood era finito diverse volte in carcere, a lungo nel 2000, e poi ancora nel 2003, quando accoltellò in faccia il gestore di un bar a cui servirono 20 punti per ricucire la guancia.  Ed è proprio in cella che Masood sarebbe stato radicalizzato, tant’è che nel 2004 uscì e si sposò con una musulmana, Farzana Malik. Dalla donna ebbe due figli, anche se poi la coppia avrebbe divorziato. Altri due figli li avrebbe avuti da una relazione precedente, all’inizio degli anni ’90. Elms cambiò nome di frequente, diventando prima Adrian Ajao (cognome del patrigno, Philip) poi Khalid Choudry, poi Masood e si trasferì in Arabia Saudita dove insegnò l’inglese per 4 anni. Tornato in Gran Bretagna, finse una laurea in economia per poter insegnare e continuò a muoversi fra contee. Finì a Birmingham, una delle capitali del terrorismo mondiale, dove i vicini lo soprannominarono ‘il vampiro’ perché usciva solo di notte, sempre vestito di nero.    È LÌ che dorme la notte prima dell’attentato, in un hotel di bassa lega a 65euro a camera. Mangia un kebab e prende a nolo il suv che gli serve per travolgere a freddo 50 persone sul ponte di Westminster, prima di accoltellare un poliziotto disarmato e finire steso da tre colpi di arma da fuoco. Ora la polizia chiede l’assistenza del pubblico per aiutare a comporre il puzzle della vita di un uomo qualunque, trasformato in un mostro capace di tali atrocità.

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