Mercoledì 1 Maggio 2024

Elezioni Gran Bretagna, perché si vota di giovedì

Dal "fattore pub" al sermone della domenica, ecco le spiegazioni più accreditate

Gran Bretagna, elettori al voto

Gran Bretagna, elettori al voto

Roma, 8 giugno 2017 - Paese che vai, election day che trovi. Se negli Stati Uniti l'usanza in questione è quella di votare di martedì, anche le elezioni in Gran Bretagna (al via oggi dalle 7 alle 22 ora locale) hanno un giorno fisso, in mezzo alla settimana, per andare alle urne: è il giovedì. Succede da 85 anni a questa parte, che siano elezioni politiche o referendum, la tradizione non cambia. La Brexit, il 23 giugno scorso, era un giovedì per l'appunto, così come l'ultima consultazione generale, tenutasi il 7 maggio del 2015, sempre lo stesso giorno della settimana. Una circostanza che può sembrare strana per il resto d'Europa, dove si vota quasi sempre di domenica. 

Elezioni Gran Bretagna, i risultati in diretta

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Come ogni regola che si rispetti, c'è anche l'eccezione. Nel 1931 si votò martedì 27 ottobre il governo di unità nazionale guidato da Ramsay MacDonald. Per il resto, il giorno delle votazioni in Inghilterra è sempre stato di giovedì. E anche oggi la premier Theresa May e lo sfidante Jeremy Corbyn si stanno contendendo la leadership del Paese in questo giorno lavorativo. Perché? Il tabloid inglese The Sun prova a dare varie risposte, prendendo in esame diverse ipotesi. La prima è quella secondo cui tradizionalmente il giovedì era il giorno del mercato: era quindi più probabile che gli abitanti delle aree rurali si trovassero in città ed avessero così l'opportunità di votare. Un'altra interpretazione considera il giovedì come giorno perfetto perché lontano dalla domenica: occasione in cui gli elettori credenti potevano essere influenzati dai sermoni dei parroci a messa. In questo modo, scegliendo la data del voto un giorno della settimana lontano dalla messa domenicale, il rischio veniva limitato.

Elezioni Gran Bretagna: programmi a confronto
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Ma le ipotesi non finiscono qui. C'è anche quella che prende il considerazione un fattore che fa sorridere. Ovvero quello di poter contare su elettori il più possibile sobri e ragionevoli, anticipando il momento delle votazioni a prima della giornata di paga in Inghilterra, che cade normalmente di venerdì. Paga che viene tradizionalmente spesa in divertimenti e birre nei pub. Infine c'è l'interpetazioni più politica: conoscendo i risultati di venerdì mattina (ecco a che ora si dovrebbe sapere il vincitore di questa notte), il neo primo ministro avrà tutto il weekend per formare il nuovo governo, che potrà così diventare operativo sin dal lunedì successivo.