Sabato 27 Aprile 2024

Greta Garbo, all'asta le lettere della solitudine

Per anni l'attrice Greta Garbo ha scritto lettere molto personali all'amica Marta Wachtmeister, svelando tratti della propria vita: ora Sotheby's le batte all'asta

Greta Garbo nel film 'Come tu mi vuoi' (1932) – Foto: Zumapress/Lapresse

Greta Garbo nel film 'Come tu mi vuoi' (1932) – Foto: Zumapress/Lapresse

Il 12 dicembre 2017 Sotheby's batterà all'asta un volume che raccoglie trentasei lettere scritte dall'attrice Greta Garbo (1905-1990) all'amica e confidente Marta Wachtmeister, contessa svedese. Le previsioni degli esperti ipotizzano che le circa cento pagine del libro e le foto che lo accompagnano possano raggiungere le ventimila sterline: la ragione è che si tratta di una straordinaria e toccante testimonianza della solitudine provata da una delle attrici più celebri e ammirate della sua epoca. LA SOLITUDINE DI GRETA GARBO Nata a Stoccolma nel 1905, svedese naturalizzata statunitense, Greta Garbo è stata un'autentica icona dello star system hollywoodiano, capace di passare quasi senza battere ciglio dal cinema muto a quello con il sonoro sincronizzato. Ammirata, cercata, invitata a tutti gli eventi di un certo rilievo, la Garbo amava in realtà la riservatezza di una vita lontana dai riflettori. Dopo l'insuccesso del suo ventottesimo film ('Non tradirmi con me', 1941), a soli 36 anni decise di ritirarsi definitivamente dalle scene e di rinchiudersi nel riserbo più assoluto. Una parte delle lettere che andranno all'asta riguarda proprio questo periodo della sua vita. LE LETTERE ALL'ASTA Greta Garbo conobbe la contessa Marta Wachtmeister nei primi anni Trenta, grazie ad amici comuni. Le due donne diventarono amiche e per diversi anni trascorsero insieme le vacanze estive e invernali, spesso presso il castello dei Wachtmeister. Quando non potevano vedersi di persona si scrivevano lettere e l'usanza andò avanti fino al 1976, anno della morte di Marta. Un aspetto curioso è che le missive spedite da Greta Garbo erano scritte su una carta normale, spesso a matita, come se il legame fra le due amiche travalicasse la bella forma esteriore di una carta pregiata e di un inchiostro raffinato. COSA C'È SCRITTO NELLE LETTERE Probabilmente questo fatto aiuta a rendere le lettere ancora più intime: conoscendo il desiderio di riservatezza della Garbo, ma anche la solitudine che la attanagliava, la lettura di questi reperti può essere commuovente. La linguista Cecilie Gasseholm, che le ha tradotte dallo svedese all'inglese, ricorda: “Ho trascorso due giorni chiusa in una stanza con le sue lettere e sono stata assalita da una profonda tristezza. Ogni tanto qualcuno bussava alla porta e mi chiedeva se stavo bene, e io rispondevo di andare via e lasciarmi sola”. Gabriel Heaton, specialista di libri presso Sotheby's, aggiunge: “Dalla lettura emerge un desiderio estremo di restare nell'ombra, una pulsione che in certi momenti sembra troppo oscura, sbagliata”. Leggi anche: - Risolto il mistero della morte di Chopin - Elena Ferrante al lavoro su un nuovo libro - Cocktail, le tendenze per il 2018