Venerdì 26 Aprile 2024

'Tratta' di baby calciatori africani, indagine a Prato. Chiesti atti a Inter e Fiorentina

Indagine choc sul calcio: documenti falsi per ottenere permessi di soggiorno per minori stranieri, molti ivoriani, da far giocare in squadre di calcio in Italia, alterati i risultati di alcune partite

Calcio, tratta di baby calciatori dall'Africa (Alive)

Calcio, tratta di baby calciatori dall'Africa (Alive)

Prato, 20 luglio 2017 - Inter, Fiorentina e Cittadella sono le società di calcio che hanno ricevuto una richiesta di accesso agli atti societari dalla procura della Repubblica di Prato. I magistrati indagano sul trasferimento di due giovani africani. Secondo l'ipotesi accusatoria i calciatori minorenni, di cui molti ivoriani, avrebbero fatto ingresso in Italia con documentazioni falsificate al fine di ottenere, per le società che ne detenevano il cartellino di tesseramento, cioè A.C. Prato e Sestese, profitti sulla vendita dei giocatori. 

L'indagine della polizia di Prato ha svelato un sistema di documenti falsi per ottenere permessi di soggiorno per minori stranieri da far giocare in squadre di calcio in Italia. Nel corso dell'operazione 15 persone sono state raggiunte da informazione di garanzia, per la violazione delle norme connesse all'alterazione dei risultati delle partite. Interessate dall'operazione di Polizia le province di Prato, Firenze, Rimini, Pistoia, Siena, Pisa, Perugia, Arezzo.  

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Gli indagati - secondo le accuse -, in violazione delle disposizioni del Testo Unico concernete la disciplina dell'immigrazione, avrebbero compiuto atti diretti a procurare illegalmente l'ingresso nel territorio dello Stato di cittadini di origine africana, in particolare ivoriani minorenni, producendo presso l'Ambasciata Italiane di Abidjain, e poi presso l'Ufficio Immigrazione della Questura di Prato, documentazione attestante falsi stati di condizioni personali come la maternità biologica e filiazione naturale rispetto ai minori. Gli atti presentati servivano richiedere ed ottenere il rilascio dei visti di ingresso per motivi di ricongiungimento familiare, con successivo ottenimento dei permessi di soggiorno per motivi familiari. 

Ma la finalità dell'ingresso illegale dei cittadini di origine africana era quella di far giocare i ragazzi in squadre di calcio italiane e europee in violazione anche delle norme FIFA che ne consentono il tesseramento. Nel corso delle indagini sono emersi anche interessi connessi all'alterazione dei risultati di partite di calcio. Secondo quanto è emerso sarebbero nel mirino undici partite di Lega Pro, Categoria Eccellenza Toscana e Campionato Regionale Toscano di Promozione.

Le perquisizioni hano interessato anche arbitri di calcio, presidenti, segretari e direttori sportivi di altre società di calcio. Destinatari delle misure, di cui due arresti ai domiciliari, una custodia in carcere e l'interdizione dalla gestione della squadra, sono i presidenti delle due squadre di Calcio del Prato e della Sestese, un procuratore sportivo, e a una donna di origine ivoriana.