Mercoledì 24 Aprile 2024

Sarah Scazzi, la sentenza. Zio Michele: "Sabrina e Cosima, perdonatemi"

Confermato l'ergastolo per Cosima e Sabrina, rigettati i ricorsi. L'avvocato di Cosima: "Enorme errore giudiziario". Claudio Scazzi: "Mia sorella ha ricevuto giustizia"

Cosima Serrano e Sabrina Misseri: tra loro Sarah Scazzi (Ansa)

Cosima Serrano e Sabrina Misseri: tra loro Sarah Scazzi (Ansa)

Roma, 21 febbraio 2017 - Si chiude la vicenda giudiziaria sull'omicidio di Sarah Scazzi: Sabrina Misseri e Cosima Serrano vengono condannate in Cassazione all'ergastolo. La sentenza della Prima sezione penale sul delitto di Avetrana, con la15enne Sarah uccisa ormai sette anni fa, è arrivata poco dopo le 10. Il verdetto conferma in via definitiva quanto stabilito in primo e secondo grado, mettendo la parola fine su uno dei gialli più seguiti della storia recente d'Italia. Resta la condanna a otto anni per Michele Misseri per la soppressione del cadavere. Lo zio della vittima, fino a oggi a piede libero, è stato prelevato nel pomeriggio dai Carabinieri nella sua casa e condotto in carcere. La Corte ha poi ritoccato al ribasso di un anno la pena per il fratello di Michele, Carmine Misseri, riducendola a quattro anni e 11 mesi.

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Per quanto riguarda Cosima e Sabrina, i giudici hanno annullato solo un'aggravante, relativa al concorso in soppressione di cadavere, e ridotto il periodo di isolamento diurno stabilito in appello. Confermate in via definitiva, infine, le condanne per favoreggiamento personale nei confronti di Vito Russo junior, ex legale di Sabrina e di Giuseppe Nigro, ai quali in appello erano stati inflitti un anno e 4 mesi di reclusione.

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Sarah Scazzi, dal delitto di Avetrana alla sentenza di Cassazione

LE REAZIONI -  Per Roberto Borgogno (nella foto a destra), difensore di Cosima Serrano, è stato commesso "un enorme errore giudiziario". Secondo il legale "c'è un colpevole e ci sono due innocenti che stanno scontando la pena al suo posto". Ai cronisti aggiunge: "Sono due sventurate combatteremo fino alla fine: si tratta di una battaglia per la giustizia". Di tutt'altro avviso Claudio Scazzi, fratello della vittima: "Sarah ha ricevuto giustizia, il Paese deve ringraziare chi ha lavorato per questo caso. In Italia la giustizia c'è". I cronisti gli chiedono della madre. "E' giù (al Sud, ndr), è stata informata e condivide questo pensiero. Anche lei si è sempre affidata alla Procura". Nessun commento, per ora, da Ivano Russo, secondo quanto stabilito dai processi la 'causa' del litigio tra Sarah e Sabrina. La Cassazione

Michele Misseri (Ansa)ZIO MICHE' - Parla anche Michele Misseri, che anche di fronte alla sentenza di terzo grado non cambia la sua versione. "Io sono sereno per me, ma non per le le altre cose: due innocenti sono in carcere", commenta in una telefonata mandata in onda dal Tg2. "Perdono, vi chiedo perdono per gli errori che ho fatto", dice rivolto a moglie e figlia. "È un errore giudiziario", aggiunge, "ma secondo me" la vicenda "non è finita. Vedremo...". A quanto rivela il suo legale, Luca Latanza, Misseri avrebbe scritto lettere alla figlia e alla stessa vittima per chiedere perdono.

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IL RINVIO - La sentenza era slittata a oggi dopo che i tempi dell'udienza, dove erano presenti il fratello della vittima, Claudio Scazzi, e il padre, si erano allungati. In serata era stato comunicato il rinvio. La difesa delle due donne, condannate in appello a Taranto il 27 luglio 2015 all’ergastolo, ha giocaTo ieri la carta del reo confesso a piede libero per smontare 6 anni di processo. Il sostituto pg Fulvio Baldi ha a sostenuto la colpevolezza delle due imputate al di là di ogni ragionevole dubbio. "Sono convinto della ricostruzione colpevolista della sentenza d’appello, confermare gli ergastoli"; i giudici tarantini, ha detto il rappresentante dell’accusa, "hanno fatto a meno" delle dichiarazioni e dei ripensamenti di Michele Misseri.

LA VICENDA - Il delitto di Avetrana, paesino dell'entroterra pugliese in provincia di Taranto di 7mila anime, ha avuto un'esposizione mediatica fuori dalla norma. Teatro dell'omicidio, il 26 agosto 2010, la villetta della famiglia Misseri: la sera stessa il corpo esanime di Sarah venne gettato in un pozzo di campagna dallo zio Michele Misseri. Movente dell'omicidio sarebbe stata la gelosia di Sabrina per la cugina così carina, a causa di un ragazzo del paese, Ivano Russo, mentre Cosima non sopportava la nipote per altri motivi. La difesa delle due donne condannate per l'omicidio indica in Michele Misseri, padre e marito delle imputate, nonché zio di Sarah Scazzi, il colpevole del delitto. A confessare il delitto fu Misseri stesso, il 6 ottobre 2010, indicando anche agli inquirenti dove trovare il corpo di Sarah. La vicenda destò ancor più clamore dal momento che il ritrovamento del cadavere avvenne in diretta tv, con la madre della vittima, Concetta Serrano Spagnolo, collegata con 'Chi l'ha visto' dalla casa della sorella Cosima Serrano, con presente anche la nipote Sabrina Misseri. Stando a quanto stabilito oggi, in terzo grado, entrambe avrebbero quindi finto stupore e disperazione alla notizia del ritrovamento di Sarah. 

I GATTI DI MISSERI - Ora che la condanna per Michele Misseri è diventata definitiva, la presidente vicaria di Aidaa, Antonella Brunetti, responsabile del rifugio dei micetti di Brindisi si è immediatamente resa disponibile ad adottare ed accudire i gatti di 'Zio Michele', diventati celebri nei racconti di cronaca che riguardavano il delitto di Avetrana.