Giovedì 25 Aprile 2024

Prove Invalsi terza media, cosa sono e quanto incidono sul voto

Come si svolge il test, chi lo prepara e la griglia di attribuzione del voto per la prova nazionale Prove Invalsi terza media: le soluzioni

La sede del Miur (Ansa)

La sede del Miur (Ansa)

Roma, 15 giugno 2017 - Le prove Invalsi (qui le soluzioni) hanno dato il via, questa mattina, agli esami di terza media. Ma cosa sono esattamente questi test introdotti dal 2009 e che regolarmente finiscono al centro di polemiche? E quanto incidono sul voto finale?

IL VOTO FA MEDIA - L'Invalsi, che prende il nome dall'Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell'Istruzione, valuta il livello di apprendimento degli studenti. A differenza di quanto avviene per classi seconde e quinte elementari e seconde superiori, l'esito del test della terza media incide sul risultato finale dell'esame conclusivo. Il voto preso, infatti, andrà a sommarsi agli altri (scritto di italiano, matematica, inglese, seconda lingua straniera e orale), concorrendo quindi alla media che stabilisce la valutazione finale. 

Ecco la griglia di attribuzione del voto per la prova Invalsi Nazionale

 

COME SI SVOLGE - Il test è suddiviso in due parti: la prova di italiano e la prova di matematica. Nel primo caso si cerca di vedere se, di fronte a un testo impegnativo mai visto prima, lo studente riesce ad attivare le sue capacità di comprensione sulla base delle esperienze di lettura fatte e delle discussioni in classe. Per la matematica avviene lo stesso: i test cercano di misurare quanto uno studente se la sa cavare di fronte a una situazione concreta, non troppo scolastica ma in cui un ragionamento di tipo matematico può essere utile. I criteri per l’attribuzione del voto sono diversi per la prova Invalsi di matematica e per quella di Italiano, ma poi devono convergere in un unico punteggio che si sommerà a quello finale dell'intero esame di terza media.

TEMPI E MODALITA' - Le prove sono standard per tutto il territorio nazionale e sono costituite da domande chiuse, con risposte a scelta multipla e domande aperte, nonché da esercizi di matematica e linguistici. Le prove, che hanno caratteri di standardizzazione, sono svolte in un tempo che va dai 45 ai 90 minuti. 

CHI LI PREPARA - A formulare i quesiti per le prove sono circa 200 autori, per la maggior parte docenti di scuola primaria e secondaria e alcuni professori universitari. Una quota del gruppo è costante, e un'altra cambia di anno in anno. Una volta create le domande vengono sottoposte a un'analisi qualitativa da gruppi di esperti disciplinari, al fine di selezionare e rivedere quelle da inviare al pretest. Le domande selezionate vengono, infatti, testate su campioni di alunni per verificarne la validità, stabilita sulla base di elaborazioni statistiche e caratteristiche psicometriche. 

I CRITERI - I criteri secondo i quali sono preparate le prove Invalsi sono quattro: standardizzazione; corrispondenza con le indicazioni nazionali; accessibilità (i test devono essere accessibili a tutti, in base al grado di sviluppo cognitivo dell’età); diversificazione (dei livelli di difficoltà delle domande) per distinguere non solo alunni bravi e non bravi, ma anche bravi e molto bravi.