Mercoledì 24 Aprile 2024

Previsioni meteo, paura per l'Abruzzo. E venerdì ciclone mediterraneo sullo Ionio

Non si placa l'ondata di maltempo, che scivola verso Sud. Molto freddo al Nord. E nel weekend nuovo ingresso di aria fresca da Nord Est Maltempo in Abruzzo, è emergenza. Allagamenti, fiumi in piena

Meteo, Abruzzo travolto dal maltempo. Il belvedere di Silvi franato (foto Ansa)

Meteo, Abruzzo travolto dal maltempo. Il belvedere di Silvi franato (foto Ansa)

Milano, 15 novembre 2017 - Sarà ancora maltempo, dicono le previsioni meteo. Temporali e nubifragi (neve sulla dorsale appenninica) si stanno abbattendo sulle regioni adriatiche centro-meridionali. E' allarme in Abruzzo (FOTO Il maltempo). La redazione web di ilmeteo.it ribadisce l'allerta rossa per la regione. Sono attese piogge abbondantissime con nubifragi, allagamenti e potenziale pericolo a cose e persone.

Andrà prestata molta attenzione. Il maltempo insisterà ancora su Sardegna orientale e su gran parte del Sud. Nella giornata di giovedì la potenza del cicolone 'Attila' si abbatterà soprattutto su Siracusano, catanese, Reggino e Catanzarese con nubifragi, ma pioverà ancora in Abruzzo, Molise, Puglia, Sardegna. Venerdì i venti inizieranno a disporsi di Maestrale e quindi Tramontana con piogge e temporali su Palermitano, Messinese, ancora in Puglia e Calabria ionica.

Venerdì, annuncia Meteo.it, è prevista la formazione di un raro ciclone mediterraneo nello Ionio.

E non è finita perché nel weekend un nuovo ingresso di aria più fresca da Nord Est porterà un nuovo peggioramento del tempo, ancora una volta sulle regioni adriatiche e parte del Sud. Tendenza, questa, confermata anche da 3bmeteo.com.

VENTO FURIOSO - Intanto la bora non dà tregua a Trieste, dove insiste ormai da tre giorni. Le raffiche nella notte molto spesso hanno superato i 100 km/h. Alle centinaia d'interventi di ieri e lunedì dei Vigili del fuoco, se ne sono aggiunte decine nel corso della notte e stamani per rami e alberi abbattuti dal vento, cartelloni, insegne, tegole e infissi divelti dalla raffiche.

EMILIA ROMAGNA, TORNA LA LUCE - Va migliorando la situazione in Emilia Romagna, in particolare nel Bolognese, colpite lunedì dalle bufere di neve. Oltre 500 persone e 200 gruppi elettrogeni impegnati: sono le forze messe in campo da e-distribuzione, la società del gruppo Enel che gestisce le reti elettriche di media e bassa tensione, che è impegnata a fronteggiare i danni del maltempo. "Al momento - scrive la società in una nota - grazie alle riparazioni effettuate e ai gruppi elettrogeni installati, il numero di clienti attualmente disalimentato è sceso a 6.500 nella Provincia di Bologna (i Comuni più impattati sono Monzuno, San Benedetto Val di Sambro, Castiglione dei Pepoli e Camugnano). Nella Provincia di Reggio Emilia il servizio è, al momento, in corso di normalizzazione". Ieri solo in provincia di Bologna le utenze scollegate erano quasi 30mila.

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Gomme invernali, quando scatta l'obbligo 2017. Le info Comune per Comune

SOTTO ZERO - E il freddo si fa pungente, in particolare al Nord. In molte vallate dell'Alto Adige la scorsa notte la temperatura è scese molti gradi sotto zero. A San Giacomo in val di Vizze la minima è stata di -12 gradi, a Predoi in valle Aurina e Sesto Pusteria di -11. Temperature invernali anche nelle città di Brunico e Sesto con -6 gradi. Grazie all'ondata di freddo nei centri sciistici i cannoni spara-neve stanno lavorando a pieno regime in vista dell'avvio della stagione il 25 novembre. Il meteorologo provinciale Dieter Peterlin spiega le cause di questo fenomeno: l'arrivo di masse d'aria polare, una notte senza nuvole e il calo del vento, che nei giorni scorsi soffiava con insistenza.

I benefici del freddo per la salute

L'ANALISI DELLA COLDIRETTI - Tra pioggia e neve, a novembre è caduto il 38% in più di precipitazioni che hanno mandato in tilt l'Italia tra blocchi stradali, frane, allagamenti e black out elettrici che hanno coinvolto le campagne dove, con l'emergenza per pulire le strade, sono stati mobilitati migliaia di agricoltori con trattori utilizzati come spalaneve e anche spandiconcime adattati per la distribuzione del sale contro il gelo. È quanto rileva Coldiretti sulla base dei dati Ucea relativi alla prima decade di novembre. Gli effetti - sottolinea la Coldiretti - si fanno sentire sull'agricoltura, con allagamenti dei campi, difficoltà di circolazione soprattutto nelle aree interne, ma anche mancanza di elettricità nelle stalle che impedisce di mungere le mucche e di refrigerare il latte che rischia così di essere gettato. Il repentino abbassamento della colonnina di mercurio - prosegue Coldiretti - e i violenti temporali confermano i cambiamenti climatici in atto che in Italia si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi, anche con il rapido passaggio dalla siccità all'alluvione, precipitazioni brevi e violente accompagnate da bombe d'acqua, con effetti sulle coltivazioni e sulla stabilità idrogeologica del territorio. A causa delle frane e delle alluvioni provocate dai cambiamenti climatici - conclude Coldiretti - l'agricoltura italiana ha perso più di 14 miliardi di euro nel corso di un decennio, tra produzione agricola nazionale, strutture e infrastrutture rurali.