Mercoledì 24 Aprile 2024

Omicidio Loris, il marito vuole 2 milioni da Veronica: "L'hai ucciso tu"

Davide Stival ha chiesto la separazione dalla Panarello: "Le accuse a mio padre? Bugie"

Veronica Panarello, mamma del piccolo Loris, col marito Davide (Ansa)

Veronica Panarello, mamma del piccolo Loris, col marito Davide (Ansa)

Ragusa, 6 ottobre 2016 - AL TRIBUNALE di Ragusa, Veronica Panarello entra con i capelli raccolti, il viso reso più terreo da una felpa nera, ancora scossa per la richiesta del pm Marco Rota che, nella requisitoria del 3 ottobre davanti al gup Andrea Reale (si procede col rito abbreviato), aveva sollecitato una pena a 30 anni di carcere per l’omicidio del figlio Loris Stival.  Ascolta il j‘accuse di Daniele Scrofani, il legale che rappresenta il marito Davide (ormai ex, sta chiedendo la separazione. «Voglio solo giustizia e un lavoro») e la madre di questi, Pinuccia Aprile. Parole severe, dure come macigni per ribadire che Davide «non crede alle nuova tesi di Veronica Panarello», che ha accusato il suocero, Andrea, di avere ucciso Loris per evitare che il bambino rivelasse la loro relazione.   NON SOLO, ma chiede un risarcimento di 2 milioni di euro perché «Davide ha subito una lenta e progressiva fase di dolore in questi due anni». Infine l’attacco a testa bassa a Veronica, bollata come una «grande manipolatrice». «Non crediamo che abbia recuperato la memoria. Crediamo, invece, che la memoria l’abbia sempre avuta e abbia utilizzato l’ultimo escamotage (quello di incolpare il suocero, ndr) perché non aveva altra chance per uscirsene». Stesse accuse da Francesco Biazzo, legale di Andrea Stival, il nonno indicato da Veronica come l’omicida del bambino. Il penalista contesta «le bugie» di Veronica. «Il bambino avrebbe visto un rapporto tra il nonno e la madre, minaccia di rivelarlo e lei non chiama Andrea, non cerca di contattarlo, di dirgli del pericolo?”, si domanda Biazzo. Nessun contatto telefonico emergerebbe tra Veronica e il suocero il 19 novembre, giorno in cui il piccolo avrebbe scoperto la ‘tresca’, e neppure il 20 e il 21, quando Davide torna a casa. Il padre riparte il 27 novembre, due giorni prima del delitto. «E in una settimana – rileva incredulo Biazzo – un bambino di 8 anni non dice alcunché?».   ANCHE da nonno Stival arriva una richiesta di risarcimento, sebbene non quantificata: «Ci preme avere giustizia. La mia richiesta è di un risarcimento equitativo che rimettiamo alla decisione del gup». «Oltre il danno, la beffa» sbotta ad alta voce Veronica. Poi guardando Andrea Stival gli dice: «Non soltanto hai ucciso Loris, ma hai anche il coraggio di chiedermi un risarcimento del danno: potete fare e dire quello che volete, ma questa è la verità e non torno indietro di un millimetro».  L’uomo non fa una piega e non incrocia lo sguardo di Veronica. Poi commenta: «Non basteranno neppure 50 anni per la vita di un bambino. Da Veronica due anni di menzogne».