Mercoledì 24 Aprile 2024

Danni dall'uso scorretto del cellulare, un'altra sentenza a Firenze

Per 10 anni ha passato 2-3 ore al giorno al telefono. Inail condannato: dovrà corrispondere al lavoratore una rendita da malattia professionale

Tribunale, toghe

Tribunale, toghe

Firenze, 25 aprile 2017 - Stare troppe ore al telefono fa male. Dopo il tribunale di Ivrea, anche quello di Firenze, ha riconosciuto il collegamento tra l'uso non corretto del telefono cellulare e l'insorgere di una malattia al nervo acustico. Lo ha riferito l'avvocato Paolo Maresca che, con il collega Dario Zangara, ha difeso il lavoratore ammalato. Il Tribunale ha infatti condannato l'Inail, proprio come nel caso di Ivrea, ha spiegato il legale, a corrispondere una rendita da malattia professionale ad un addetto alle vendite che per motivi di lavoro ha trascorso, per oltre 10 anni, 2-3 ore al giorno al telefono. 

 Il perito nominato dal tribunale e quello scelto dal lavoratore danneggiato hanno confermato, rileva l'avvocato che ha seguito il ricorso, "l'elevata probabilità di una connessione tra l'uso del telefono cellulare e la malattia insorta", scientificamente definita un neurinoma dell'ottavo nervo cranico. Una situazione simile proprio a quella presa in esame a Ivrea dove il lavoratore aveva utilizzato per 15 anni il telefono sempre all'orecchio destro, per diverse ore al giorno, con conseguenti menomazioni. Sul caso di Ivrea è intervenuta anche l'Associazione nazionale mutilati e invalidi che ha chiesto all'Inail di riconoscere questa nuova malattia professionale. Per il caso fiorentino, dopo la dopo la sentenza del 21 aprile scorso, bisognerà ora attendere 60 giorni per conoscere le motivazioni della sentenza.