Venerdì 26 Aprile 2024

Hashish a un alunno delle medie. "Lo spacciatore è un bidello"

Rimini, blitz dei carabinieri all'incontro sul lungomare dopo la scuola

Uno spinello

Uno spinello

Rimini, 4 aprile 2017 - Una volta i bidelli ti allungavano al massimo un panino sottobanco e ti salvavano la ricreazione. Adesso ti vendono una dose di hashish. È quello che ha fatto un campano di 23 anni, trapiantato a Rimini per lavorare in una scuola media della provincia, arrestato dai carabinieri della Compagnia di Rimini, mentre passava il ‘fumo’ a un ragazzino di soli 12 anni che frequenta l’istituto dove lavora. In carcere è finito anche il suo fornitore, un riminese già conosciuto dalle forze dell’ordine che nascondeva in casa oltre 700 grammi di droga.

Le manette scattano venerdì scorso, nel pomeriggio. Gli investigatori del Nucleo operativo sono già sulle tracce del 23nne e quel giorno lo stanno tenendo d’occhio, quando lo vedono fermarsi sul lungomare. Ha l’aria di avere un appuntamento con un cliente, ma quando vedono l’acquirente in questione, rimangono di stucco: è poco più di un bambino. Ma non ci sono dubbi che il ragazzino sia lì per comprare droga, e la conferma arriva quando lo vedono allungare dei soldi al bidello. Mentre questo si dirige verso un condominio lì vicino, il 12enne si avvia verso la spiaggia. Il primo scambio è stato fatto, tra poco arriverà anche la droga. L’altro è andato infatti al rifornirsi dal ‘grossista’, e tempo cinque minuti esce dalla palazzina e si dirige anche lui verso la battigia, dove lo sta aspettando il ragazzino. C’è il passaggio della bustina, l’affare è concluso. I due prendono direzioni diverse, ma hanno fatto solo pochi passi che vengono fermati dai carabinieri, e ai polsi del bidello scattano le manette. La tappa successiva dei militari è il condominio, dove vanno a colpo sicuro nell’appartamento di un giovane pregiudicato riminese che custodisce una discreta scorta di hashish.

Ieri mattina gli arrestati sono comparsi davanti al giudice per le indagini preliminari, ma entrambi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Oltre a essere stati presi con le mani nel sacco, c’erano però anche le dichiarazioni del 12enne che ha confessato subito che quella non era la prima volta che comprava ‘fumo’ dal bidello, anche se ha assicurato di essere l’unico cliente della scuola. Il gip ha convalidato l’arresto, e per il campano, risultato incensurato, ha disposto, come chiesto dal pubblico ministero, che venisse rispedito nel suo paese d’origine con l’obbligo di restarci e di non uscire durante le ore notturne. Al lavoro invece ha detto addio, essendo già stato licenziato dalla scuola. Destino diverso per il riminese, di 25 anni, per il quale è stata disposta invece la custodia in carcere.