Giovedì 25 Aprile 2024

Anno giudiziario, Canzio sulle famiglie gay: "Adozioni, serve una legge"

Il primo presidente della Cassazione nel discorso inaugurale bacchetta anche i pm per le troppe fughe di notizie

Anno giudiziario, l'intervento di Giovanni Canzio (Lapresse)

Anno giudiziario, l'intervento di Giovanni Canzio (Lapresse)

Roma, 26 gennaio 2017 - Inaugurazione dell'anno giudiziario in Cassazione senza l’Associazione nazionale magistrati (l'Anm diserta - non era mai successo prima - per protestare sui limiti dell'età pensionabile dei magistrati). Il primo presidente della Cassazione Giovanni Canzio bacchetta i pm per la fuga di notizie sulle indagini in corso.

"Merita di essere presa in seria considerazione la proposta di aprire talune, significative finestre di controllo giurisdizionale nelle indagini, piuttosto che prevedere interventi di tipo gerarchico o disciplinare", dice Canzio in uno dei passaggi salienti della relazione. E critica  anche le indagini "già di per sè troppo lunghe" e le "distorsioni del processo mediatico" favorite anche dalla "spiccata autoreferenzialità" di taluni pm.

"C'è conflitto tra giustizia 'attesa' e giustizia 'applicata'" Secondo Canzio, in particolare, "si scorge una frattura fra gli esiti dell'attività giudiziaria e le aspettative di giustizia" e il "disorientamento nasce dalla discrasia spazio-temporale fra l'ipotesi di accusa, formulata nelle indagini, il pre-giudizio costruito nel processo mediatico parallelo che si instaura immediatamente, le ansie securitarie dei cittadini, da un lato, e le conclusioni dell'attività giudiziaria che seguono a distanza di tempo dalle indagini, già di per sè troppo lunghe".

In questa situazione  di "conflitto tra la giustizia 'attesa' e la giustizia 'applicata" si annida, sottolinea Canzio, "il pernicioso ribaltamento della presunzione di innocenza dell'imputato". "Talora - prosegue Canzio - sono lo stesso pubblico ministero titolare delle indagini, o l'avvocato difensore a tessere un dialogo con i media e, tramite questi, con l'opinione pubblica: in tal caso, il corto circuito tra il rito mediatico e il processo penale è destinato ad accentuarsi".

Di fronte a questa situazione, conclude su questo argomento 'caldo' il Primo presidente, occorre con urgenza un "intervento riformatore" diretto "a restaurare le linee fisiologiche del giusto processo, ridando respiro, a fronte delle aspettative di giustizia, alla ricostruzione probatoria del fatto e all'accertamento della verità del giudizio, secondo criteri di efficienza, ragionevole durata e rispetto delle garanzie".

"Famiglie gay, serve una legge per le adozioni"

Passando a tutt'altro argomento, Canzio poi parla delle famiglie gay, caldeggiando una legge per le adozioni alle coppie same sex. La Cassazione "non può e non intende sottrarsi al dovere di apprestare tutela ai diritti fondamentali della persona", seguendo il "criterio guida dell'interesse preminente del minore", ma "demandare il via esclusiva alla giurisdizione" la soluzione di questioni su scelte etico-sociali "non è la via preferibile", sarebbe "da privilegiare il percorso ermeneutico disegnato sulla base di una chiara ed esplicita volontà legislativa". In proposito, Canzio ha ricordato il verdetto della Cassazione che ha riconosciuto l'adozione da parte del convivente dello stesso sesso del figlio del partner escludendo ogni rilievo "all'orientamento sessuale" della coppia, e favorendo solo "il consolidamento del rapporto tra il minore e chi già se ne prende cura", e quello che ha riconosciuto l'atto di nascita di un figlio nato da due madri con fecondazione eterologa in Spagna. Da queste sentenze, sottolinea Canzio, "emerge una ricostruzione dell'istituto famiglia intesa come comunità di vita e di affetti, incentrata sui rapporti concreti che si instaurano tra i suoi componenti, all'interno della quale il criterio guida resta quello dell'interesse preminente del minore".