Mercoledì 24 Aprile 2024

Il dibattito: la morte della patria

L'8 settembre 1943 e la firma dell'Armistizio, da molti intellettuali inteso come un tradimento morale. Ecco tutti gli interventi

Vittorio Emanuele III con il Maresciallo Pietro Badoglio

Vittorio Emanuele III con il Maresciallo Pietro Badoglio

Roma, 21 ottobre 2017 - L’8 settembre 1943 come «la morte della Patria». È il pensiero di intellettuali che individuarono nell’Armistizio un tradimento morale. Per molti, rimasti coerenti con un ideale sconfitto, quel giorno andò in frantumi l’idea di nazione. Ferita mai più rimarginata. Sul desiderio rivelato dal direttore di “Qn” direttore di Qn del padre, Franco Cangini, di indossare la camicia nera nella bara, ospitiamo una serie di contributi. Agli articoli di Franco Cardini, Luciano Violante, Marcello Veneziani e Pierluigi Battista, seguiranno quelli di Walter Veltroni, Augusto Barbera, Marco Follini, Francesco Perfetti, Ernesto Galli della Loggia e Claudio Martelli. 

Ecco tutti gli interventi:

- Mio padre in camicia nera. L'ultimo saluto all'Italia spezzata - di ANDREA CANGINI

Una certa idea di onore e fedeltà. Oltre le brutture del fascismo - di FRANCO CARDINI

Senso del dovere e responsabilità. Così il Paese supererà ogni frattura - di LUCIANO VIOLANTE

L'onore di un gesto estremo. Contro lo sfascismo di tutti i giorni - di MARCELLO VENEZIANI

L'Italia dei vinti esclusa dalla memoria - di PIERLUIGI BATTISTA

Cercasi Stato più autorevole per una vera "memoria comune" - di AUGUSTO BARBERA

- Far convivere le ragioni e i torti. L'unica strada per un Paese più giusto - di MARCO FOLLINI

 Rimuovere il Fascismo dalla Storia. Un errore che ci ha reso fragili- di WALTER VELTRONI

- Quell'ultimo gesto estremo. Perché le parole sono diventate vane - di CLAUDIO MARTELLI

- Italia, democrazia senza nazione. In un gesto il coraggio della protesta - di ERNESTO GALLI DELLA LOGGIA