Mercoledì 24 Aprile 2024

In gita a Scampia

NON prendete altre tessere. Niente Pd. Niente Dp. È al Pds che bisogna iscriversi. Mica quello nato dalle ceneri del Pci. Figurarsi. Roba morta e sepolta. Il nostro Pds è diverso, trasversale, intramontabile. È il Partito di Scampia, il disgraziatissimo quartiere di Napoli, esempio di cattiva urbanizzazione, pessima amministrazione, debordante criminalità. Un buco nero dello Stato di diritto, sempre più buco e sempre più nero ogni anno e ogni leader che passa.

Perché Scampia non è solo Gomorra: è il santuario del bravo politico, meta incessante di pellegrinaggi risolutivi. L’altro giorno è stato il turno del ministro della Giustizia Orlando, candidato alla segreteria Pd. Mica sono in California, ha detto riferendosi a Renzi. Che appena tornato da San Francisco ha subito ricordato che lui a Scampia c’era andato nel gennaio scorso in incognito, nel senso che il tour non aveva avuto grande rilievo mediatico.

Del resto, a Scampia nel 2012 aveva già fatto un’incursione a sorpresa l’allora ministra dell’Istruzione Gelmini, seguita a ruota del successore Francesco Profumo e da quello per gli Affari regionali Piero Gnudi. Non parliamo poi di big dello sport come Balotelli, fotografato con un paio di camorristi, trovati chissà come in quell’oasi di legalità. Scampia formato Olimpiadi: l’importante è partecipare. Due ore, due promesse, e via. Ma l’importante è iscriversi al Pds. Il Partito dei Sono-passato-anchi’io.