Venerdì 26 Aprile 2024

L'assurda ira animalista

Passi per i grandi animali come leoni o elefanti, ma se dai circhi devono sparire anche i cani e i cavalli allora significa che i medesimi animali devono essere cancellati in futuro anche da altre manifestazioni? Se  cavalli e cani possono tranquillamente continuare ad essere presenti nei concorsi ippici, nel carosello dei carabinieri, negli spettacoli variamente organizzati, nelle gare di agility dog o nelle prove cinofile non si comprende perchè non possano lavorare in un circo. Non fa alcuna differenza. E le corse negli ippodromi? Sono pur sempre uno spettacolo. Che facciamo, chiudiamo un settore, con migliaia di posti di lavoro, già in crisi?  Il fondamentalismo animalista che regge la discussione in Parlamento è una contraddizione senza fine. E' intriso di molta ideologia e non tiene conto della realtà. Da sempre nella cultura europea gli animali lavorano con l'uomo e lo accompagnano in pace e in guerra, nella vita di tutti i giorni, nello sport.

Il senatore di Idea, Carlo Giovanardi, ricorda che proprio gli animatori dei circhi sono i migliori amici degli animali ed evoca la preghiera dei circensi resa famosa da Totò: Signore cerca di evitarci disgrazie, ma nel caso accadano cerca di salvare per primi bestie e bambini. Il ministro dei beni culturali Dario Franceschini  è uno degli sponsor della legge che incide anche sui circhi, compreso dunque il "graduale superamento degli spettacoli con animali".  La politica, a volte lontana dalla realtà, in questo caso per bocca del ministro la mette così: "L'obiettivo è che i circhi continuino a lavorare, ma in un clima cambiato". Frase che non dice nulla. Il presidente dell'Ente circo, Antonio Buccioni, spiega come andranno le cose: i circhi italiani con i loro 6mila dipendenti saranno costretti ad emigrare all'estero o a chiudere i battenti. La scure animalista al prossimo passaggio punta ad eliminare anche il Carosello dei carabinieri? Aiuto, chiamiamo il 112.