Venerdì 26 Aprile 2024

Cina. Le Olimpiadi invernali 2022 saranno nella "città della pelliccia"

Non mancheranno le polemiche per la scelta. Nel territorio di Zhangjiakou, nella provincia di Hebei, esistono 1.500 fabbriche dedicate alla produzione di capi di moda con il pelo degli animali

Cane rinchiuso in una foto di repertorio (Afp)

Cane rinchiuso in una foto di repertorio (Afp)

Kuala Lumpur, 1 agosto 2015 - A prescindere dalla neve, dalle enormi distanze chilometriche degli impianti, nel pieno rispetto del pronostico, Pechino si prende anche le Olimpiadi invernali, che si disputeranno 14 anni dopo quelle estive. La megalopoli cinese diventa così la prima sede di entrambe le rassegne a cinque cerchi: dopo il 2008, ecco l'edizione invernale 2022. Se qualche perplessità è stata manifestata per quanto riguarda la neve - le montagne di Zhangjiakou distano circa 200 chilometri ma verranno approntati dei treni veloci per l'occorrenza nonostante le polemiche degli ambientalisti - non ci sono parole per la decisione di optare per una città conosciuta in tutta la Cina e nel mondo come "la città della pelliccia".

Zhangjiakou, nella provincia di Hebei, vanta piste incontaminate, moquette di neve artificiale  e migliaia di conigli in gabbia, orsetti lavatori, opussum, visoni, persino cani allevati per essere uccisi per le loro pelli, parte di un fiorente commercio. Il Comitato di candidatura della Cina descrive Zhangjiakou come "ideale per gli sport della neve", ma è nota da tempo per la pelliccia, con più di 1.500 imprese specializzate in questo ramo sul suo territorio.  Per contatti con la nostra redazione: [email protected]