
Matteo Rattotti, Danilo Bonardi, Konstantin Erokhin
Parma, 10 giugno 2017 - Sono partiti da un ufficio ricavato da un appartamento a Parma, sono tre amici, da sempre, che ai campi da calcio o ai locali da aperitivo preferivano un computer e un videogame. Li chiamano nerd, ma loro in realtà il mondo lo guardano con una curiosità e una fame diversa. D'altronde, fu proprio questo che disse Steve Jobs nel suo celebre discorso agli studenti universitari: "abbiate fame, siate curiosi". Anche lui, Steve, il genio lo sviluppo' non dentro ad un ufficio futuristico di un grattacielo ma dentro un garage con gli amici. Perché l'intuizione non ha bisogno di comodità o di sfarzo. Arriva e va colta.
Così è stato per Bear (gioco di parole di Bear in mind) e per i suoi creatori: Matteo Rattotti, Danilo Bonardi, Konstantin Erokhin, trentenni parmigiani che si portano a casa l'Apple Design Award. Un'applicazione di produttività, con cui è possibile scrivere un testo, scegliere il font, allegare file, interfacciando pc, iPad o iPhone: in pratica un taccuino digitale. Lanciata sul mercato lo scorso autunno, Bear ha interessato subito il mondo interattivo tanto da richiamare l'attenzione del colosso Apple. Da quel momento sono iniziati i contatti, le mail, le conference call, in un ponte immaginario tra Parma e Cupertino (sede dell'azienda), fino a due giorni fa, quando sono stati consegnati gli Apple Design Awards nelle varie categorie.
L'orso affonda la sua zampata e vince. "Una grande soddisfazione che va a premiare il lavoro di due anni - ha spiegato Matteo Rattotti - La app è disponibile in 11 lingue proprio per permettere a chiunque di utilizzarla". I tre ragazzi lavorano insieme da 12 anni, da quando fondarono la piccola società di sviluppo software Shiny Frog. Dall'inizio della loro attività hanno ideato 8 App tra cui "Image 2 Icon" con cui è possibile personalizzare le cartelle su Mac.
Incontrare Michelle Obama, stringere la mano ai dirigenti Apple e ricevere un premio come migliore App, ricordi che resteranno per sempre impressi nella loro memoria. Da oggi per il trio si apre un orizzonte lavorativo che non ha più confini: "Entrare dalla porta principale di Apple ti permette una grande visibilità e poter interfacciarti con i migliori informatici del settore è un grande privilegio - ha aggiunto Rattotti. Ora valuteremo cosa fare, se restare a Parma o trasferirci".