Mercoledì 24 Aprile 2024

Wembley ci chiama: Italia, rispondi forte

Europei, alle 21 la semifinale con le "Furie Rosse". Mancini ha il dubbio Chiesa-Berardi, ma pure una spinta in più: vincere per Spinazzola

di Paolo Franci

La via per il Paradiso ancora una volta passa per una maglia rossa. Roba da scaramantici professionisti che fa il paio con l’inguaribile ottimismo delle ultime ore, certo giustificato dalle evoluzioni del disco volante azzurro, ma pericoloso come un crotalo sotto al divano. E allora, quando al ct Roberto Mancini gli si ricorda che mezza Italia già pregusta la finale, magari con gli inglesi, eccola lì la palla in calcio d’angolo: "Che devo dirvi? Speriamo che per una volta ci azzecchiate... Ovvio che non sia affatto semplice, loro sono una grande squadre e ce la giochiamo ’50 e 50’".

Sarà una grande partita contro la Spagna perennemente in crisi di nervi per la continua battaglia tra Luis Enrique e la stampa e lo stesso ct con parte del’opinione pubblica. Una partita diversa rispetto a quella del Belgio, "perchè gli spagnolo giocano in modo diverso", dice Mancini. E’ un ct inedito, più elettrico, anche nelle gestualità al tavolo della conferenza stampa e non fatica ad ammetterlo: "La tensione? C’è ed è tutto quanto c’è di bello in partite come questa. E comunque c’è durante la gara, prima assolutamente no perchè bisogna ragionare con calma e fare le scelte giuste". Ecco, le scelte. Chiellini sta benone e dovrebbe essere al suo posto con Emerson a sinistra al posto di Spinazzola - a proposito, l’operazione è andata bene: "Ci vediamo presto"; ha detto dalla clinica finlandese - nessun dubbio a centrocampo e poi là davanti l’unico vero tormeno del ct: Chiesa o Berardi. Se la giocano sul filo perchè tutti e due sono andati fortissimo alla vigilia. Chiesa in discussione dopo la partita con il Belgio? Non è questo il punto, semmai la storia si lega a Immobile che ha giocato le sue migliori gare con Berardi in campo, particolare non di poco conto. E Ciro dopo la brutta serata col Belgio?: "Se non sbaglio è ancora la Scarpa d’Oro e in un Europeo o un Mondiale accade spesso che il più criticato sia quello che risolve la partita o il torneo", dice il ct.

Non sarà solo una battaglia contro un vecchio nemico, ma anche il match degli incroci tra amiconi, perchè questo sono Morata e Chiesa, amici dal grande feeling. Eppoi, Bonucci e Chiello per una rimpatriata di quelle da ricordare, sperando che saranno i nostri a consolare Alvaro. Al miele, anche il pensiero di Luis Enrique: ""L’Italia è una nazione che amo in tutto e per tutto. Amo Roma e dispiace esserci rimasto solo un anno: adoro la gente, il cibo, la pizza, il gelato e ovviamente il calcio". Sperando che questa sera finisca per amarci un un po’ meno.