Giovedì 25 Aprile 2024

Una Signora poco attraente

Paolo

Grilli

La Juve di Pirlo agguantò all’ultimo respiro il quarto posto e si prese come bel contentino la Coppa Italia: trofeo cercato, sorta di pass per mirare a più ambiziosi obiettivi. La Signora di Allegri, pur rivoluzionata, marcia sullo stesso impervio sentiero. La grandeur è solo virtuale e promessa, la realtà parla di una solidità quasi del tutto ritrovata ma spesso a scapito della capacità di colpire. Come ieri al Franchi: i bianconeri hanno sofferto senza capitolare, spuntandola con una buona dose di fortuna al 91’ dopo che verso la porta di Terracciano era stato indirizzato un solo tiro in tutta la partita. Anche tenendo conto delle nove assenze, la prestazione di De Ligt e compagni non ha nemmeno avvicinato la sufficienza, prendendo a riferimento l’eccellenza come lo standard del club. La Viola di Italiano ha chiaramente guidato le danze, mancando solo della necessaria precisione davanti a Perin. Contro il Villarreal servirà ben altro nel ritorno degli ottavi di Champions: perché poi DV7 non può sfornare magie a comando. E anche la volata in serie A, con la Juve di nuovo in corsa, richiederà un’altra verve. Allegri dice di preferire una squadra "bruttina e vincente". Ma con l’approccio di ieri – il rimanere aggrappati alle sole ed eventuali prodezze dei singoli, o agli episodi – i fischi, non solo quelli annunciati del Franchi, sarebbero una colonna sonora calzante per una squadra che deve ancora diventare grande.