Giovedì 25 Aprile 2024

Tour, dai rischi del virus ai danni della pioggia Partenza a rilento: Kristoff prima maglia gialla

Cadute a ripetizione, il gruppo decide di rallentare fino allo sprint finale a Nizza: Viviani e Nizzolo senza acuti

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di Angelo Costa

Più che una tappa, un romanzo: la prima del Tour ai tempi del Covid è un lungo elenco di colpi di scena. Soprattutto, di cadute: sotto il diluvio che trasforma in sapone l’asfalto dell’entroterra in Costa Azzurra, il sedere in terra lo mette almeno metà gruppo. Tanto da spingere i corridori a tutelarsi da soli: prima dell’ultima discesa, le squadre dei big concordano una tregua armata e tirano il freno. Succede a una sessantina di chilometri dal traguardo e va così fino a quando ne mancano venti: difficile dar torto a gente che non vuol rischiare di fare la valigia il primo giorno.

Il primo giorno è invece bellissimo per Alexander Kristoff, che a Nizza si impone d’autorità e di forza in un sprint nel quale nessuno l’attendeva. Già vincitore di una Sanremo, un Fiandre, un Europeo e tre tappe in Francia prima di questa, a 33 anni si toglie la soddisfazione di indossare anche la maglia gialla. Difficilmente la porterà a lungo, essendo già in agenda oggi la prima giornata di salite, ma la gioia è impagabile. Almeno quanto quella di aver messo in fila tanti velocisti più giovani e accreditati di lui, a cominciare dall’iridato Pedersen e dall’olandese Bol, che gli finiscono in scia, chiudendo la strada al nostro attesissimo Nizzolo, costretto a smettere di pedalare e alla fine settimo dietro Viviani.

Di classifica in una giornata così se ne potrebbe stilare un’altra: quella di chi finisce in terra.

Elenco non solo ricco, ma pure nobile: vi entra per ultimo perfino la grande speranza francese Pinot, finendo nel groviglio a tre chilometri dall’arrivo, a sprint già decollato. Prima era toccato, fra i tanti, ad Alaphilippe, Quintana, George Bennett, due volte a Sivakov ed altrettante al suo compagno Amador, entrambi scudieri di Bernal. E pure a Miguel Angel Lopez, in modo spettacolare: portato avanti dai compagni a corsa già ‘neutralizzata’, il colombiano perde il controllo della bici in curva e va a schiantarsi contro un cartello. Per lui, come per gli altri, grandi brividi e zero conseguenze.

Classifica: 1) Alexander Kristoff (Nor, Uae), 2) Pedersen (Dan) a 4’’, 3) Bol (Ola) a 6’’, 4) Sam Bennett (Irl) a 10’’, 5) Sagan (Slk) st, 6) Viviani, 7) Nizzolo, 12) Trentin.