Mercoledì 24 Aprile 2024

Scandalo cricket in Australia, così i nazionali baravano durante le partite

Capitano, vice e un altro giocatore sono stati immortalati mentre manomettevano la palla durante una partita contro il Sudafrica. Esplode lo scandalo, il primo ministro: "Vergogna"

Il capitano della nazionale australiana di cricket, Steve Smith (Ansa)

Il capitano della nazionale australiana di cricket, Steve Smith (Ansa)

Canberra, 29 marzo 2018 - Più che un semplice scandalo, un vero e proprio terremoto quello che ha colpito la nazionale australiana di cricket. Durante una partita contro il Sudafrica, tre giocatori sono infatti stati sorpresi a barare scatenando un'ondata di indignazione e sconcerto nel Paese, dove il cricket è di gran lunga lo sport più amato e seguito e nel quale proprio gli australiani sono considerati i più forti del mondo. A rendere l'episodio ancora più grave è il fatto che a barare siano stati i tre esponenti di punta della nazionale: il capitano Steve Smith, il suo vice e primo battitore David Warner e Cameron Bancroft. I tre sono stati immortalati dalle telecamere mentre nascondevano nei pantaloni pezzetti di carta vetrata con la quale sfregare la palla per dare ai propri lanci una traiettoria imprevedibile. Il trucchetto si chiama 'ball tempering' ed è considerato dal regolamento internazionale del cricket un'"offesa di secondo livello". 

Al di là della sanzione, a trasformare i due giocatori da eroi nazionali a simbolo della vergogna in un pomeriggio è stato l'aver tradito dello 'spirito' del cricket, percepito in Australia (e nel mondo anglosassone in generale) come la manifestazione dell'amore vittoriano per la correttezza e per il rispetto delle regole. Insomma, in gioco c'era molto più di una partita o di un campionato, in gioco c'era l'orgoglio stesso di una nazione che fa del rispetto e dell'onestà il proprio simbolo e vanto. Nel 'day after' dello scandalo i giornali titolano a caratteri cubitali utilizzando parole come "Shame" (vergogna) e "Disappointment" (delusione). Sulla vicenda si è espresso anche il primo ministro australiano Malcom Turnbull, che ha definito l'episodio una "scioccante delusione" e una "tragedia".

A dimostrazione della gravità del fatto (reso ancora peggiore dall'iniziale tentativo di negare da parte dei tre giocatori) i colpevoli sono stati abbandonati dagli sponsor, esclusi dalla Premier league indiana e sospesi dalla Lega cricket australiana per un intero anno, mandando a monte contratti per milioni di dollari. Oggi sono arrivate le scuse e l'assunzione di responsabilità del vicecapitano David Warner che su Instagram ha parlato di "errori che danneggiano il cricket e macchiano lo sport che tutti amiamo".