Mercoledì 24 Aprile 2024

Pioli viene fermato sul più bello: è positivo Milan in allerta massima verso l’esame Gattuso

Allenamento cancellato, il tecnico è asintomatico. Il vice Morelli preparerà . la settimana del big-match

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di Luca Talotta

La paura è racchiusa tutta in una singola, spaventosa, parola: focolaio. Nessun allarmismo ma tanta apprensione; perché la notizia della positività di Stefano Pioli porta con sé valutazioni, riflessioni e speranze. Valutazioni su quello che sarà il proseguo della preparazione, riflessioni su cosa si poteva (ben poco) e si dovrà fare. E speranze, che presto il tecnico ottenga la doppia negatività al tampone che lo renderebbe nuovamente arruolabile. Perché se è vero che si vivrà ancora una settimana di impegni da nazionale, è altrettanto vero che al ritorno il calendario della Serie A metterà di fronte i rossoneri al Napoli al San Paolo. Match delicato, sia per la classifica, sia per quello che significa affrontare Gennaro Gattuso. La notizia della positività di Pioli (se non dovesse negativizzarsi in tempo a Napoli in panchina ci andrà il suo vice, Giacomo Murelli), arrivata a margine del tampone rapido effettuato ieri mattina, ha prodotto l’isolamento in quarantena a domicilio per il tecnico e l’annullamento dell’allenamento di ieri.

Ma anche molta apprensione, perché Pioli è stato a contatto con i giocatori giovedì e venerdì, i due giorni di allenamento dopo i tre di riposo concessi; a rassicurare un po’ gli animi il fatto che tutti gli altri tamponi effettuati sul gruppo squadra siano risultati negativi e che ben 15 elementi si trovino impegnati con le nazionali e lontani da Milanello. Fermo restando che nemmeno loro sono immuni, come insegna il caso Brozovic. Il terrore che scoppino altre positività, nella settimana che porta a Napoli-Milan, c’è. Anche perché quello di Pioli è solo l’ultimo dei tanti casi di positività al covid registrati in casa rossonera.

Lo scorso 26 ottobre Paolo Maldini dichiarò che gli elementi colpiti, fino a quel momento, erano stati quindici, con lo stesso direttore tecnico che contrasse il virus assieme al figlio Daniel a marzo. Anche se la società non ha mai comunicato così tante positività; oltre al tecnico emiliano, infatti, i casi ufficializzati sono stati solo quelli di Bonera (collaboratore dello stesso Pioli), Duarte, Ibrahimovic, Gabbia, Donnarumma e Hauge, sebbene gli ultimi due potrebbero essere stati dei falsi positivi. A loro si aggiunge Tonali, che ha sicuramente contratto il virus (forse ancora al Brescia) visto che fu uno dei pochi aggregati all’Under 20 per la sfida contro l’Irlanda Under 21 in quanto già con gli anticorpi.