Venerdì 26 Aprile 2024

Pellegrini, dalla piscina alla tv la stessa vocazione da ’Divina’ "Voglio sempre vincere"

Pellegrini, dalla piscina alla tv  la stessa vocazione da ’Divina’   "Voglio sempre vincere"

Pellegrini, dalla piscina alla tv la stessa vocazione da ’Divina’ "Voglio sempre vincere"

di Gianmario Bonzi

Sempre sotto i riflettori, sempre all’attacco, come si è visto anche ieri quando sui social ha dovuto difendersi dagli "haters" che l’accusano di essere troppo competitiva anche nella trasmissione Pechino Express. "Tranquilli che a stare antipatica perché mi piace vincere ci sono abituata… sono una donna. Abbasso i bulli". Protagonista in tv, membro del Comitato Olimpico Internazionale, ambasciatrice ideale del nuoto italiano, ieri a Riccione Federica Pellegrini ha anche premiato Simona Quadarella, vincitrice a sorpresa dei "suoi" 200 stile libero, dopo averlo fatto anche negli 800 sl.

Federica, che effetto le fa tornare a respirare l’aria del cloro?

"Fa caldo, è la prima cosa sa che mi viene da dire. A parte gli scherzi, fa caldo anche perché l’Assoluto continua a essere un campionato molto sentito, di fatto qualifica ai Mondiali. Respirare quella tensione è sempre bello, anche stando fuori dalla vasca o comodamente seduta".

Un movimento natatorio azzurro orfano in corsia di Federica Pellegrini, ma in grande salute.

"Io l’avevo detto già a Tokyo nel 2021. La Nazionale che proseguirà il cammino dopo quei Giochi diventerà la più forte di sempre e di fatto è così perché la quantità di talento presente in acqua è incredibile, soprattutto a livello maschile. Le ragazze spero si riprendano in fretta per contrastare, detto simpaticamente, ovvio, questo bilancio super positivo degli uomini. Non se ne può più! Scherzo, chiaramente".

Pechino Express: più difficile mangiare gli occhi di pesce o affrontare una finale olimpica?

"Sono due cose di un’importanza un po’ diversa... Diciamo che ci vuole molta preparazione per affrontare una finale olimpica, ma anche i citati occhi di pesce ci hanno messo a dura prova. E’ un gioco, una gara, un viaggio, ma è anche una competizione, e io faccio di tutto per provare a vincere. Questo è proprio nel mio Dna".

Sarebbe contenta di vedere gli atleti russi e bielorussi al Mondiale in Giappone? Cosa sarebbe più giusto, pensando anche agli ucraini, che minacciano di non presenziare?

"Io resto molto allineata con le scelte del Cio e al di là della scelta che è arrivata da Losanna, resto d’accordo sull’idea di fare rientrare questi atleti, perché penso che lo sport sia un mondo a parte, anzi forse è l’unico in cui le discriminazioni non esistono o sono in forma molto minore. Al momento il conflitto in Ucraina è uno dei tanti, quindi se avessimo voluto continuare a discriminare atleti russi e bielorussi lo avremmo dovuto fare con tantissimi altri atleti".