Mercoledì 24 Aprile 2024

"Faremo la Motogp nel nome di Fausto"

Nadia Gresini porta avanti il sogno del marito: "Aveva preparato tutto, è un salto in avanti stupendo, i suoi piloti lo ricordano sempre"

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dall’inviato Riccardo Galli

"C’è Luca sulla moto…". Nadia Gresini indica quella moto che appare piccola piccola se la metti accanto a quelle di oggi. Piccola, è vero, ma carica di emozioni, ricordi, successi, immagini di un passato che portano dritti a Fausto. Al suo Fausto. Nadia si racconta volentieri, partendo proprio dalle sensazioni che il figlio Luca regalerà questa mattina alla gente di Misano portando in pista quella moto Garelli con cui papà conquistò il Mondo, nella classe 125.

"Era da tempo che volevo commemorare Fausto. Avevamo deciso di farlo al Mugello, poi c’è stato il brutto e tragico incidente a Dupasquier, nella Moto3 e abbiamo deciso di rimandare… Mi sembrava una scelta giusta e inevitabile".

E allora eccoci a Misano…

"Bello e da brividi essere qui. Questa è stata la pista di Fausto, è stata la sua casa, averlo potuto ricordare con la sua moto e finalmente con il pubblico di nuovo sulle tribune rende tutto ancora più emozionante".

Tanto affetto nei confronti del ricordo di Fausto la sorprende oppure lo dava per scontato?

"Io so solo che Fausto ha lasciato in tutti qualcosa di straordinario. C’è ancora lui al centro di questo mondo. Basta vedere come i suoi piloti pensano a lui quando vincono… Martin lo ha fatto dopo un risultato strepitoso, Aleix Espargaro gli ha dedicato la sua giornata migliore in MotoGp. La gente si porta nel cuore il suo nome… Domani (oggi ndr) i nostri piloti saranno in pista con la livrea di Fausto e anche questo sarà un modo per ringraziare e abbracciare tutti".

Con un appuntamento già fissato per il 2022.

"Esattamente. Arriviamo in MotoGp e credo sia un salto in avanti stupendo".

Perché è questo, Nadia, che voleva Gresini, giusto?

"Il suo progetto era arrivare in MotoGp con un suo, nostro, team e averlo annunciato in vista della prossima stagione è un risultato che racconta bene quanto lui si stesso impegnando per riuscirci".

Sia sincera, è stato faticoso portare a termine tutto quello che Gresini aveva iniziato a progettare?

"Diciamo che è stato impegnativo. Che ha richiesto tanta energia, ma Fausto aveva fatto tanto… Era meticoloso, si appuntava tutto, scriveva tutto, aveva iniziato un lavoro importante e lo aveva annotato parola per parola. Quando si è ammalato, è finito in terapia intensiva, non potevamo parlare, ma ho preso i suoi appunti, li ho letti e ho capito che tutto aveva già una direzione precisa, decisa. E io ho deciso di portarla avanti".

Il ricordo di Fausto, quello di Simoncelli e oggi il saluto alla carriera infinita di Valentino: il suo messaggio a Rossi?

"E’ stato unico. Anzi è stato una leggenda. Non so se nel motociclismo ci sarà più uno come lui. Ha fatto cose straordinarie. E’ stato forte in pista e personaggio fuori… ricordo tutte le sue coreografie. Un grande".