Venerdì 26 Aprile 2024

Marini capitan America: primo podio

Rins riporta la Honda alla vittoria ma Luca è straordinario: secondo. Cade Bagnaia, Bezzecchi vola a +11

Marini capitan America: primo podio

Marini capitan America: primo podio

di Marco Galvani

Cappello da cowboy su talento italiano. Luca Marini sfodera classe e carattere. E si prende il primo podio in top class dopo il bronzo nella Sprint Race argentina. Questione di Dna? Forse. Anche. Ma Luca ci mette del suo. E prende al lazo un secondo posto "fantastico", confessa il fratello di Valentino. Anche se al primo gradino ci ha sempre creduto: "Non ho mai pensato che la vittoria fosse persa, soltanto negli ultimi tre giri ho capito che Alex era inarrivabile". Impossibile raggiungere un Rins in evidente stato di grazia. E in grado di dimostrare che la Honda può vincere anche senza Marc Marquez. Almeno qui ad Austin. Rins si gode lo spettacolo di una gara costruita con la testa. E regala il podio numero 100 al team LCR di Lucio Cecchinello. Riportando la Honda alla vittoria dopo 24 gran premi: mancava da Misano 2021. Un’eternità. In Texas Alex ha scacciato un incubo: "Ho spinto tanto con Pecco e quando lui è caduto sono riuscito a continuare. È stato impressionante e sono davvero fiero". Il prossimo passo? "Continuare così. Almeno ci proveremo". Nell’attesa del rientro di Marc dall’infortunio alla mano destra.

Difficile ipotizzare lo scenario se Bagnaia non si fosse eliminato mentre era in testa e sembrava stesse gestendo gomma e pressione. Eppure nel serpentone, in curva 2, Pecco è ricaduto nell’errore. Uno zero pesante. Un macigno non tanto sui punti della classifica, quanto sull’umore. "È veramente difficile accettare quello che è successo", l’amarezza pacata di Bagnaia. La rabbia l’ha sfogata tutta sulla ghiaia, subito dopo la scivolata, tirando pugni al vento. "Sono io il pilota e se sono caduto è perché ho commesso un errore – ammette l’addebito l’ufficiale Ducati –, ma non sto capendo che cosa è successo: come posso fare 60-70 giri nel fine settimana compiendo sempre le stesse cose e poi in gara, senza cambiasre nulla, finisco a terra. In Argentina, sul bagnato il limite è sempre più vicino e ci può stare una caduta, è più facile. Oggi, invece, non posso spiegarmelo e vorrei che qualcuno del team riuscisse a dirmi cosa può essere successo. È anche vero che la pista è un po’ peggiorata rispetto all’anno scorso, anche se è molto più veloce". Non riesce a guardare il bicchiere mezzo pieno: "Così è difficle andare avanti, in due weekend ho buttato via 45 punti". Mastica amaro anche Fabio Quartararo (Yamaha), nonostante il podio che mancava dalla Malesia 2022: "Una gara difficile, ho faticato tanto in accelerazione e in velocità di punta, ma il terzo posto mi aiuta a venir fuori da un periodo particolarmente complicato. È bello essere di nuovo nel parco chiuso e ringrazio il team per essere riuscito a tenermi tranquillo. Però questo podio non risolve i problemi che abbiamo".

Alle sue spalle, un Maverick Viñales a due velocità, inchiodato alla partenza, ma in grado di risalire fino ai piedi del podio. "Peccato per un altro podio sfumato – la “ramanzina“ di Massimo Rivola, ad Aprilia Racing –. Sapevamo che Maverick aveva un gran passo, ma finché parte così male non potrà pensare di vincere". Ci pensa, invece, Luca Marini. Anche perché il suo compagno di squadra Marco Bezzecchi (6°) guida con la Ducati del team Mooney VR46 la classifica provvisoria. "Quest’anno mi sento veramente in forma, si stanno allineando tutti gli astri – l’analisi di Luca –. Spero di poter continuare così, siamo solo alla terza gara, ma arrivo ad ogni gp col sorriso, mi diverto a guidare e anche a lavorare con la squadra. Pensare in grande? Perché no. Ma non solo per le prossime gare, anche per i prossimi anni". Intanto già per il prossimo Gp il 30 aprile a Jerez.