Venerdì 26 Aprile 2024

Il vero sorpasso della Formula 1

Leo Turrini

Comunque finisca questa emozionante stagione, una cosa è fuori discussione: la Formula Uno ha smesso di essere uno sport per vecchi! Grazie a personaggi come Carletto Leclerc e Max Verstappen, senza dimenticare la resilienza dello “zio” Hamilton, l’espressione più alta dell’automobilismo ha conquistato un pubblico nuovo, fresco, giovane. Lo dicono gli indici di ascolto televisivi, ma nel piccolissimo me lo dice anche l’esperienza personale. In treno o in spiaggia, al bar o al ristorante, trovo sempre qualcuno che viene a chiedermi chi vincerà il campionato, come se la caverà Carletto, quanti altri motori della Ferrari diventeranno buoni per fare una grigliata con tanto di barbecue… Può darsi che a questa botta di popolarità abbia contribuito la serie di Netflix “Drive to survive”: ormai nel mondo moderno la comunicazione batte strade originali.

Io però ritengo non sia estranea la combinazione felice tra la tradizione (il mito del Cavallino, la suggestione della velocità estrema, la esaltazione classica dei Cavalieri del Rischio) e la carta di identità degli idoli al volante 4.0. Max Verstappen e Charles Leclerc non fanno cinquant’anni in due. Appartengono ad una generazione cresciuta con il joystick in mano. È facile immaginare abbiano imparato a guidare sin da bambini tramite un video gioco. Tant’è vero che nei giorni terribili del primo lockdown da pandemia, quando il mondo si era blindato in casa, non esitavano a sfidare on line coetanei prigionieri del virus.

Tutto ciò ha fatto scattare il meccanismo di identificazione. Con tanto di domanda: ma domenica in Francia chi la spunterà?…