Mercoledì 24 Aprile 2024

Formula 1, Mick Schumacher: "Il cognome che porto è un orgoglio, non un peso"

L'esordio in Formula 1 del tedesco classe '99 è sempre più vicino: "Dovrò cogliere ogni opportunità per crescere e migliorare"

Mick Schumacher

Mick Schumacher

Milano, 4 marzo 2021 - Niente più nero, ma spazio al bianco con inserti rossi e blu. I colori della bandiera russa insomma, che spiccano sia sulla parte anteriore che su quella posteriore. Si presenta così la nuova Haas VF-21. Livrea (decisamente rivoluzionata rispetto al passato con l'ingresso dello sponsor Uralkali) a parte, la vettura e le potenzialità di essa si cominceranno a scoprire in occasione dei test in programma dal 12 al 14 marzo in Bahrain, sulla pista di Sakhir, la stessa che due settimane più tardi ospiterà il via della stagione di Formula 1.

Fari puntati su Mick

Ai nastri di partenza, buona parte dei riflettori saranno puntati su Mick Schumacher, all'esordio nel Circus. "L’obiettivo non si può definire adesso - le parole del pilota tedesco - Sarà importante costruire una relazione forte con la squadra, anche nella comunicazione. Spingere in ogni dettaglio e cogliere ogni opportunità per crescere e migliorare, nelle situazioni di tutto il weekend di gara, in qualifica e in corsa”. A fargli compagnia nel box della Haas ci sarà Nikita Mazepin, suo rivale in F2. "Siamo giovani e affamati, la pressione sarà su entrambi e l’obiettivo è imparare per aiutare il team a crescere, questo dev’essere l’atteggiamento positivo per il campionato". 

L'importanza di chiamarsi Schumacher

Un campionato che, dopo tanto tempo, nel quale tornerà protagonista uno Schumacher. "È un orgoglio portare il cognome Schumacher, non una preoccupazione - sottolinea il talento classe '99 - Nel mio caso è un ulteriore stimolo a lavorare duro ogni giorno per crescere. Come papà mi piacerebbe avere un ruolo forte nel team per cui corro, curando tutti i dettagli per poi ottenere risultati in pista". 

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